Uiltrasporti denuncia: "La categoria della Multiservizi è troppo spesso sfruttata, poco tutelata e priva delle condizioni minime di sicurezza".
“La categoria multiservizi è poco tutelata e priva delle condizioni di sicurezza essenziali. Diciamo basta“: è la denuncia dei sindacati, in particolare della Uiltrasporti Sicilia, dopo l’ennesima tragedia sul lavoro, la morte della 38enne Mimma Faia, folgorata da una scarica elettrica mentre puliva il pavimento in un locale a Palermo.
La donna è morta dopo due mesi di agonia nel reparto di Terapia Intensiva al Policlinico di Palermo. Mentre sono in corso le indagini per verificare la dinamica della tragedia, i sindacati denunciano come – ancora una volta – il mancato rispetto delle condizioni di base di sicurezza del lavoro abbia contribuito a porre fine alla vita di una giovane madre, amica, sorella, figlia.
Morte di Mimma Faia, folgorata a Palermo: la rabbia dei sindacati
“La scomparsa di Mimma Faia, folgorata all’interno di una trattoria, rappresenta l’ennesima tragedia legata alla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. Non possiamo accettare che una lavoratrice, uscita di casa per guadagnare pochi soldi, ritorni dentro una bara. La Uiltrasporti Sicilia continuerà a gridare con forza ‘Zero morti sul lavoro’. Chiediamo che venga fatta piena chiarezza su questa ennesima morte bianca. Lo dobbiamo alla famiglia di Mimma, ai suoi figli che l’hanno visto uscire di casa per poi non farvi più ritorno”, si legge nella nota dei segretari di Uiltrasporti Sicilia Katia Di Cristina e Daniele Barbera.
I due hanno aggiunto: “La categoria della Multiservizi è troppo spesso sfruttata, poco tutelata e priva delle condizioni minime di sicurezza. È ora di dire basta. Non possiamo continuare a tollerare questa situazione. La Uiltrasporti ribadisce il proprio impegno affinché simili tragedie non si ripetano più e invita le istituzioni e le aziende a dare massima priorità alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori”.
Il cordoglio
Mentre si indaga sulla morte di Mimma Faia, la famiglia, gli amici e i parenti non si danno pace. Sono decine i messaggi di cordoglio sui social apparsi dopo che le speranze di rivedere la 38enne sorridere dopo il tragico incidente a lavoro si sono spente.
“Riposa in pace amica mia. Ci hai distrutto: non doveva andare così, hai lottato fino alla fine. Condoglianze a tutta la famiglia. Ancora non ci posso credere. Riposa in pace, amica mia, ti porterò sempre nel cuore”: sono le parole di un’amica, che riflettono il dolore di una comunità sconvolta dall’ennesima morte bianca.
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Foto da Facebook