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La morte di Pippo Baudo, la figlia Tiziana: “Ringrazio tutti, affetto straordinario”

La morte di Pippo Baudo, la figlia Tiziana: “Ringrazio tutti, affetto straordinario”
PIPPO BAUDO

Le parole della figlia all’indomani del funerale di Pippo Baudo nella sua Militello in Val di Catania

“Con profonda gratitudine desidero ringraziare di cuore tutti coloro che in questi giorni hanno voluto salutare papà”, dice Tiziana Baudo, all’indomani del funerale di Pippo Baudo nella sua Militello in Val di Catania.

“Infinito affetto”

Inondata dal calore della gente nel paese di origine di Baudo, la figlia dice: “La vostra presenza, i vostri gesti e le vostre parole hanno reso evidente non solo la stima e il rispetto verso l’uomo di televisione, ma soprattutto l’immenso affetto verso la straordinaria persona che era il mio papà: un uomo perbene, garbato, dal cuore grande. Vi abbraccio tutti con sincero affetto”. 

L’ultimo saluto

Ieri un lunghissimo applauso ha accolto all’uscita dalla chiesa il feretro di Pippo Baudo, al termine dei funerali a Militello in Val di Catania. La figlia Tiziana ha accompagnato la salma in lacrime. Le migliaia di persone assiepate dietro alle transenne in piazza di Santa Maria della Stella hanno accolto la bara al grido di “Pippo, Pippo”.

Il feretro, dopo i funerali, ha lasciato la piazza per raggiungere il cimitero comunale. Il corteo funebre è stato accompagnato per un lungo tratto da un lungo applauso lungo le vie di Militello.

L’omelia di don Albanese: “Ha manifestato coraggio contro la mafia”

A presiedere la funzione religiosa è stato il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, insieme a sedici sacerdoti concelebranti. “Il senso della giustizia è stato forte e sempre impresso nell’animo di Pippo. Soprattutto nel coraggio manifestato in più circostanze contro la mafia, un male da estirpare secondo lui, ricercando sempre e comunque la legalità”, ha detto don Giulio Albanese, padre spirituale di Baudo, nella sua omelia, citando il testo delle Beatitudini: ‘Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati’.

Ricordando il loro ultimo incontro per l’assoluzione e l’estrema unzione, don Albanese ha rivelato: “Nel momento in cui gli ho chiesto se potessi comunicargli il corpo di Cristo, lui mi ha guardato ed ha pianto. Mi ha ripetuto per ben tre volte ‘grazie, grazie, grazie’”.