Morti bianche, al via #bastamortisullavoro - QdS

Morti bianche, al via #bastamortisullavoro

redazione

Morti bianche, al via #bastamortisullavoro

martedì 30 Agosto 2022

I sindacati Fillea, Cgil Palermo e i Rosanero lanciano una campagna di sensibilizzazione. 33 anni fa la strage allo Stadio Barbera di Palermo: a morire furono cinque operai

PALERMO – Saranno ricordati oggi a Palermo, alle 9.30, i cinque operai morti nel crollo dello stadio Renzo Barbera. Nel 33esimo anniversario della strage la Cgil Palermo e la Fillea Cgil deporranno una corona sul luogo in cui avvenne l’incidente mortale. Sarà presente il direttore generale del Palermo Football club, Giovanni Gardini, accompagnato dal suo staff.

La Fillea, inoltre, è riuscita a rintracciare Giovan Battista Inguglia, il gruista, oggi 76 enne, allora giovane operaio di 43 anni, che vide davanti ai suoi occhi la morte dei colleghi impegnati nei lavori di ampliamento dello stadio. Anche Inguglia parteciperà alla commemorazione.
Il 30 agosto del 1989, il crollo della tribuna allora in costruzione per i mondiali di calcio del 1990 causò la morte di 5 operai tra i 28 e i 31 anni: Antonino Cusimano, Serafino Tusa, Giovanni Carollo, Giuseppe Rosone e Gaetano Palmeri. Furono travolti e schiacciati da tonnellate di ferro e acciaio.

La sicurezza nei cantieri oggi

Oggi, come 33 anni fa, a partire da questa giornata la Fillea, assieme alla Cgil, torna a porre l’accento sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e lo fa avviando con il Palermo Football Club, che ha manifestato sin da subito una grande attenzione sul tema della sicurezza, una campagna di sensibilizzazione contro gli infortuni sul lavoro, lanciando l’hashstag #bastamortisullavoro. Un altro momento simbolico della campagna è in programma sempre allo stadio per la partita del 9 settembre contro il Genoa. La Fillea acquisterà 100 biglietti di curva da devolvere agli edili palermitani, che per l’occasione indosseranno una maglia con il logo della Fillea Cgil Palermo con la scritta ‘Basta morti sul lavoro’. “Quanto è accaduto 33 anni fa, e quanto ancora oggi accade nei cantieri palermitani – dicono il segretario generale Cgil Palermo, Mario Ridulfo, e il segretario generale Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo – ci obbliga ad affrontare in maniera inequivocabile il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e le condizioni in cui operano gli edili palermitani. Troppe morti, troppe irregolarità emergono in questi ultimi anni, con dei veri e propri bollettini di guerra”.

La Sicilia si trova al nono posto tra le regioni italiane per infortuni mortali

Secondo i dati forniti dall’Inail, e rielaborati dall’Osservatorio Vega Engineering, la Sicilia si trova al nono posto tra le regioni italiane con 22 infortuni mortali nel primo semestre di quest’anno, con una incidenza, sui numeri nazionali, del 6,4 per cento. È stato confermato lo stesso numero di decessi del primo semestre del 2021, ma con una quota di incidenza sui casi nazionali (che all’epoca era ferma al 5 per cento) nettamente più alta.

“Ciò è dovuto al fatto – spiega la Fillea Palermo – che in Italia gli incidenti mortali sul lavoro sono calati del 14 per cento, mentre in Sicilia le statistiche sono state confermate”.
“Palermo si trova al 71esimo posto, con tre morti ma con un indice di mortalità del 9,4 per cento – aggiungono Ridulfo e Ceraulo – Il dato degli incidenti mortali purtroppo continua a rimanere invariato e le condizioni di lavoro continuano a peggiorare”.

La situazione, secondo i segretari di Cgil e Fillea, si è acuita, soprattutto da quando “il governo ha introdotto i bonus edilizi, che hanno dettato tempi e modalità determinando una corsa pazzesca tra le imprese, alcune costituite ad hoc, per accaparrarsi ingenti fette di denaro. Uno scenario in cui non solo si sono notevolmente abbassate le condizioni di sicurezza, ma in più si aggiungono notizie di altre falle nel sistema, come quella sulle finte attestazioni dei corsi sulla sicurezza, che gettano ancora più ombre e preoccupazioni sul settore”.

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