Morti sul lavoro, mese tragico a Ragusa - QdS

Morti sul lavoro, mese tragico a Ragusa

Stefania Zaccaria

Morti sul lavoro, mese tragico a Ragusa

giovedì 21 Maggio 2020

In pochi giorni tre le vittime nella provincia iblea: un anziano, un operaio e un lavoratore tunisino. Ieri mattina si è tenuto un sit-in nella zona industriale per sensibilizzare sull’argomento

RAGUSA – È stato un mese drammatico, nella provincia iblea, per le morti sul lavoro.

Un anziano caduto da un’altezza di quattro metri mentre lavorava nell’azienda di famiglia, un operaio di uno stabilimento di prefabbricati schiacciato da un carrello e un lavoratore tunisino morto in campagna colpito da malore.

È questo il drammatico bilancio del mondo del lavoro ibleo, nell’ultima settimana. Tre morti, tre vittime in pochi giorni sono il segno che si è tornati ad una tragica normalità, fatta di assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Tutto questo da molti anni in Italia – hanno riferito dalla Cgil – rappresenta un’emergenza alla quale non si dà risposta, a parte i proclami ogni qualvolta si celebrano funerali. È un sistema malato nel quale non si riesce ad applicare le norme e le misure previste e che è carente sotto il profilo dei controlli. È il risultato di una cultura d’impresa che nel nostro Paese ha sempre considerato la sicurezza un costo sul quale operare tagli e gli adempimenti degli inutili cavilli burocratici. Mentre ci si concentra sui rischi legati all’emergenza Covid-19, la realtà ci impone di guardare al problema della sicurezza attraverso un approccio complessivo”.

Mentre si pensa ai protocolli per evitare il contagio del Coronavirus, si dimentica la ‘vecchia’ storia dei dispositivi di sicurezza. “È importante sottolineare l’importanza dell’applicazione dei protocolli a partire dall’ultimo, quello del 24 aprile scorso sulle misure anti-contagio – hanno aggiunto dal sindacato – ma al tempo stesso nei luoghi di lavoro c’è la necessità di guardare alla sicurezza a 360 gradi. Servono controlli sistematici e soprattutto attività di prevenzione affidati ad organi competenti, a partire dal potenziamento degli Spresal. Serve formazione che non può essere solo teorica e considerata da parte delle aziende come un adempimento al quale assolvere superficialmente. Siamo consapevoli che la crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19 rischia di peggiorare la situazione, anche per come già il mondo dell’impresa, con in primis Confindustria, avanza rivendicazioni che vanno nella direzione di una deregolamentazione”.

Ieri mattina intanto, per sensibilizzare sull’argomento, si è svolto un sit-in nella zona industriale di Ragusa. “È importante non abbassare la guardia” hanno ricordato dalla Cgil provinciale, annunciando altre iniziative che ricordino l’importanza della giusta prevenzione sui luoghi di lavoro.

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