Dalla Francia agli Stati Uniti: la notizia della morte di Messina Denaro segna la fine di un'era per la mafia siciliana e fa il giro del mondo. Ecco cosa dicono i quotidiani internazionali.
L’Italia oggi è letteralmente al centro del mondo. La notizia della morte di Matteo Messina Denaro sta facendo il giro dei quotidiani internazionali di tutto il globo, dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Germania al Medio Oriente.
Ecco come i principali quotidiani internazionali hanno dato spazio alla notizia del decesso dell’ultimo boss stragista di Cosa nostra.
La morte di Matteo Messina Denaro nei quotidiani internazionali
Il volto del boss di Castelvetrano appare in primo piano nella homepage del sito web della BBC, l’emittente nazionale britannica. Un titolo semplice, in tipico stile anglosassone, ma d’effetto: “Messina Denaro: Notorious Italian Mafia boss dies” (“Messina Denaro: morto il famigerato boss della mafia italiana”). Basta la parola “notorious” (famigerato, tristemente noto) per richiamare alla mente tutte le stragi (BBC cita principalmente le morti di Falcone e Borsellino) e le azioni criminali attribuite al boss ma anche la sua fama nell’immaginario collettivo. Nell’articolo della BBC, uno dei primi quotidiani internazionali a riportare la notizia della morte di Messina Denaro, ci sono anche le parole del sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, che parla di “un’esistenza vissuta senza rimorsi né pentimenti” e definisce la morte del boss come la fine di un’epoca “che racconta di violenza e sangue”.
Punto a una vicenda che racconta di violenza e sangue, sofferenze ed eroismi.
L’epilogo di una esistenza vissuta senza rimorsi né pentimenti, un capitolo doloroso della storia recente che non possiamo cancellare. pic.twitter.com/cu1R4uSTxb— Pierluigi Biondi 🇮🇹 (@PierluigiBiondi) September 25, 2023
“Matteo Messina Denaro, Once Italy’s Most Famous Fugitive, Dies at 61” è il titolo del New York Times. “Matteo Messina Denaro, un tempo il più famoso latitante d’Italia, è morto a 61 anni”. Nel quotidiano statunitense l’attenzione alla morte “uno dei membri di spicco di Cosa nostra” (“high-ranking member of Cosa Nostra”) è tanta. Il focus dell’articolo rimane principalmente sulla lunga latitanza del boss. Lo stesso può dirsi dell’articolo della CNN, che nel titolo ricorda il soprannome “Diabolik”, uno dei più noti di Messina Denaro assieme a “U Siccu”, e nell’articolo definisce il 61enne come “uno dei successori di Bernardo Provenzano”.
La notizia in Europa, dalla Francia alla Germania
I quotidiani internazionali d’Europa hanno dedicato grande spazio alla notizia della morte di Matteo Messina Denaro, l’ultimo Padrino di Cosa nostra.
“La mort du chef mafieux Matteo Messina Denaro, ancien fugitif le plus recherché d’Italie” (“La morte del boss mafioso Matteo Messina Denaro, ex latitante più ricercato d’Italia”) è il titolo de “Le Monde“, che ricorda il boss come “fedelissimo di Totò Riina”, “coinvolto in decine di omicidi” e – al tempo dell’inizio della latitanza trentennale – “il giovane boss mafioso più temuto della Sicilia”.
Anche il quotidiano spagnolo “El País” ricorda la figura di Messina Denaro come “el criminal más buscado de Italia, máximo dirigente de la mafia siciliana” (il criminale più ricercato d’Italia e massimo capo della mafia siciliana” fino al suo arresto del 16 gennaio scorso.
Simili i titoli di due quotidiani tedeschi che hanno riportato la notizia, “Spiegel” e “Zeit“. “Mafiaboss Messina Denaro ist tot”: il boss Messina Denaro è morto. Di lui si ricordano le stragi (principalmente, ancora una volta, quelle di Falcone e Borsellino), le accuse di coinvolgimento in diversi omicidi e la lunghissima latitanza.
Attenzione anche in Medio Oriente
La notizia della morte di Messina Denaro fa il giro del mondo e raggiunge perfino il Medio Oriente grazie a quotidiani di stampo panarabo come “Asharq al-Awsat” ed emittenti con “Al Jazeera“. Il primo ricorda il boss come l’uomo accusato di “crimini che hanno sconvolto l’Italia e scatenato una repressione contro la criminalità organizzata siciliana” (“crimes that shocked Italy and sparked a crackdown on the Sicilian mob”); il secondo fornisce un ritratto di Messina Denaro: “figlio di un mafioso”, “protetto di Riina” e “spietato quanto il suo maestro”, ricordandone il coinvolgimento nelle morti di Falcone e Borsellino ma anche nel rapimento del piccolo Giuseppe Di Matteo.
Nelle prossime ore il volto dell’ex boss continuerà a fare il giro del mondo e domani, probabilmente, sarà il protagonista delle prime pagine dei quotidiani nazionali e internazionali. Un dato che dimostra quello che è impossibile negare: con la morte di Messina Denaro è finita un’era della storia della mafia siciliana.
Foto di copertina da Imagoeconomica