Musica, cinque giovani cantanti siciliani si raccontano - QdS

Musica, cinque giovani cantanti siciliani si raccontano

Chiara Borzi

Musica, cinque giovani cantanti siciliani si raccontano

giovedì 18 Febbraio 2021

Sem&Stènn, Mirko Bianca, Petrolà e Blank hanno trovato ulteriore ispirazione in questo periodo buio di pandemia.

In un mondo sempre più costretto a convivere con gli spazi ristretti della pandemia, la musica riesce comunque a trovare grande spazi d’ispirazione. Le produzioni dei cantanti siciliani emergenti, attivi in giro per l’Italia o nell’Isola stessa, lo dimostra. Per questo è necessario aprire una “finestra” sul mondo di Sem&Stènn, Mirko Bianca, Petrolà e Blank, cantanti Made in Sicily usciti di recenti con nuove produzioni.

Sem&Stenn, dall’eliminazione da X-Factor al successo

24,5 milioni di follower ci ricordano la misura del successo del progetto Sem&Stenn, performer e cantanti elettro-pop nel team di Manuel Agnelli in X-Factor 2017. Il duo in tv ha divertito, disturbato (la loro eliminazione è stata riconosciuta dal web come il segnale di un’Italia omofoba e spaventata dalle novità), diviso, ha scosso il pubblico facendosi portavoce della comunità LGBTIQ+, posizionandosi contro qualsiasi stereotipo di genere. Stènn, nome d’arte di Stefano Ramera, trentenne lombardo di Chiari (Bs) e Sem, nome d’arte di Salvatore Puglisi, trentenne siciliano di Rosolini (Sr) entrano in contatto all’interno di un blog dedicato alla musica; nel 2011 l’incontro e l’anno seguente l’unione tra i due si trasforma in collaborazione artistica.

Nell’aprile 2016 pubblicano il primo singolo, cui ne fanno seguito altri due e un Ep. Il progetto è interamente indipendente, così come il tour organizzato per promuovere il disco in Italia, Europa e Stati Uniti. Nel 2018 escono i singoli The Fair, a cui segue Baby Run feat. Manuel Agnelli, che li sceglie come opening performers il 10 aprile al Mediolanum Forum di Assago, data unica celebrativa dei 30 anni degli Afterhours. Il 19 febbraio Sem&Stenn hanno lanciato il primo disco in italiano, Agarthi, concept album che introduce un mondo interiore dove la spiritualità è connessa all’eccesso, dove le imperfezioni di tutti sono il valore più grande che abbiamo, un rave spirituale dove ci si spoglia dai vestiti e dalle energie negative.

“La leggenda induista racconta di Agarthi come la città sotterranea che gli dei crearono dopo essere fuggiti dalla superficie terrestre, stanchi dell’imperfezione dei mortali. Due anni fa, quando abbiamo iniziato a scrivere questo disco, lo sconforto e il senso di inadeguatezza ci portarono a immaginare un nuovo mondo ideale, dove sentirsi finalmente a casa. La sensazione di aver toccato il fondo ci ha fatto amare ancora di più l’idea di Agarthi. Ci hanno sempre insegnato che in alto c’è il paradiso, e in basso troviamo l’inferno. E se non fosse così? Se l’ordine delle cose fosse invertito e si debba scavare in profondità anziché mirare ai cieli stellati?”.

Attualmente stanno lavorando su un nuovo disco, determinato a realizzare qualcosa di rivoluzionario nel music business del bel paese.

Mirko Bianca e le sue storie autobiografiche

Da Rosolini a Canicattini Bagni, la provincia di Siracusa continua a distinguersi per la presenza di talenti a cui il contesto regionale sta stretto. E’ il caso di Mirko Bianca, artista pop classe 1994, che dalla sua camera da ragazzo è riuscito a catturare le attenzioni del primo discografico grazie ad una cover.

Esordisce su un palcoscenico a 16 anni, ma da giovanissimo proprio la passione per le cover lo ha spinto a realizzare performance da destinare al web e i social. E’ così che riesce a firmare la sua prima collaborazione discografica nel 2014. I suoi brani sbarcano su ITunes, Vevo e Spotify e nel 2016 Mirko diventa un artista indipendente, desideroso di autoprodursi. “Tutte le mie trame raccontano storie autobiografiche che riporto in musica, musica che è la forma della mia introspezione. Parole che spesso posso anche non essere in grado di esprimere in un dialogo trovano la loro dimensione con il canto.

Con la canzone ho raccontato, ad esempio, il modo con cui ho superato atti di bullismo che hanno rischiato di condizionarmi da giovanissimo, per questo il messaggio che voglio lanciare con le mie canzoni, pur variando da pezzo a pezzo, raccontano la vita in tutte le sue sfaccettature. Raccontano l’amore, la forza, la resilienza come messaggi e miei tentativi di regalare spensieratezza trattando anche tematiche forti”.

Sia nei live che nelle cover pubblicate sul web, il successo raggiunto da Mirko Bianca ha dato il via a una carriera indipendente che continua oggi sui social con una media quattro mila visualizzazioni a brano.

Elena De Salvo, dal pianoforte al pop

Risalendo l’isola verso lo Stretto, la geografia musicale della Sicilia passa da Messina, città natale di Blank. Elena De Salvo, classe 1995, milanese d’adozione, ha vissuto gran parte della sua vita a Cosenza dove ha studiato pianoforte e produzione musicale. Nel 2018 il trasferimento a Milano per completare gli studi rispolvera un rapporto stretto con la scrittura musicale. I suoi brani viaggiano tra sonorità trap, urban e pop e trovano la propria identità con l’arrivo del producer Ali3n.

Sconosciuti” feat. Marchettini uscito il 5 febbraio per UMA Records (in distribuzione Sony Music Italy), anticipa l’EP, Felici a metà, in uscita il 12 marzo. Due anime, quella di Blank e Marchettini, che riescono a unire melodie pop e influenze urban: un’interessante unione di stili diversi, uniti da una stessa visione e dalla produzione di Ali3n. “Mi piaceva l’idea di inserire una parte maschile in sconosciuti, aggiungere una prospettiva diversa. Ascoltando musica in streaming mi sono imbattuta in Marchettini e ho pensato che ci sarebbe stato benissimo sul pezzo. L’ho contattato e ho scoperto che siamo vicini di casa, così ci siamo visti e in pochi giorni è nata la collaborazione sul brano e chissà magari ne nasceranno altri insieme”.

Ernesto Petrolà, esplorazione di sonorità indie

Artista romantico e sognatore, Petrolà ha lanciato questo febbraio A piedi la notte, pezzo realizzato con la produzione artistica di Nazario Di Liberto. Due i lavori precedenti, Lunedì e A Buon mercato, poi l’ultimo brano e primo del 2021 che ci accompagna in una passeggiata notturna in chiave tipicamente pop che si fonde con l’elettronica. Ernesto Petrolà è un cantante palermitano che non si è arreso e che ha accettato di esplorare le sonorità indie (vincendo un Premio Indie Italia Magazine nel 2019) senza pregiudizi verso la musica mainstream.

Il perché lo ha già spiegato (ad Indipendence.it): “Le playlist sono diventate le nuove radio e ascolto sempre con l’idea di apprendere ciò che non ho. Calcutta, Gazzelle, Canova, Coez, Fulminacci e tanti altri. Bisogna ascoltare e capire, senza pregiudizi”. Sul suo percorso artistico, Petrolà racconta: “Complici gli studi di pianoforte, a 15 anni comincio a scrivere canzoni. Partecipo a diverse manifestazioni canore tra cui il Festival Lilybeum al Palasport di Marsala presentato da Pippo Baudo. A 25 anni partecipò alle selezioni di Sanremo esibendomi per due volte al Teatro Ariston.

Interrompo, demotivato, il mio impegno da cantautore e comincio a studiare per 4 anni canto diventando interprete di cover nei locali Siciliani. Divento frontman della band Ernesto & #LeCoseStrane e contemporaneamente comincio a creare e presentare format televisivi da me creati. Sarò inviato dalla Sala stampa Lucio Dalla per il gruppo MediaOne per raccontare 2 anni del festival di Sanremo di Carlo Conti. Sono gli anni in cui ricomincia la voglia di riscrivere e ricredere nel mio sogno e nella mia musica. Riparto così da ‘Lunedì‘ con un sound vicino agli anni 80 che ha dentro tutto il mio bagaglio musicale fatto di cantautori, da Cocciante, Dalla, Baglioni fino a Cremonini, Consoli e i più recenti del mondo indie”.

Chiara Borzi’

Twitter: @ChiaraBorzi

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