Durante la riunione della Giunta di oggi nessun cenno alle possibili imminenti dimissioni del presidente della Regione Siciliana.
Le dimissioni anticipate di Nello Musumeci rimangono ancora non confermate. La decisione finale del presidente della Regione Siciliana sulla possibilità di lasciare in anticipo il proprio ruolo istituzionale, che dovrebbe essere annunciata presto, rimane un mistero.
Dimissioni anticipate Musumeci? Ancora mistero
Questa mattina il governatore Musumeci ha convocato la Giunta regionale. In molti si attendevano informazioni sulle possibili imminenti dimissioni, ma non è arrivata alcuna risposta. Secondo quanto trapelato da Palazzo Orléans, infatti, l’argomento sarebbe rimasto fuori dai temi trattati dalla Giunta.
I presenti oggi hanno discusso “dei punti all’ordine del giorno e della situazione politica, ma non di dimissioni”. Il governatore avrebbe scelto di concedersi ancora qualche ora per riflettere. Il prossimo “appuntamento” politico importante potrebbe essere domani mattina: il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, infatti, ha convocato l’Aula per domani “per possibili comunicazioni da parte del presidente della Regione”. Negli scorsi giorni, Miccichè aveva parlato di dimissioni anticipate di Musumeci come di un evento imminente e previsto entro questa settimana.
Election Day in Sicilia, l’attesa
Le eventuali dimissioni anticipate del presidente della Regione potrebbero permettere ai siciliani di avere un unico Election Day il 25 settembre. Nel caso in cui Musumeci decidesse di arrivare fino in fondo, invece, i siciliani dovrebbero tornare alle urne 2 volte: prima il 25 settembre per le elezioni nazionali e poi a novembre per le Regionali.
Oggi la giornata di Nello Musumeci è stata piuttosto impegnata. Durante una visita istituzionale a Terrasini, il governatore siciliano avrebbe dichiarato: “La visita di oggi potrebbe essere una delle ultime di questa legislatura“.
Domani, venerdì 5 agosto, il governatore è atteso in viale Africa a Catania assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e al presidente della Corte d’Appello Filippo Pennisi. I tre dovrebbero partecipare alla posa della prima pietra per la costruzione della nuova Cittadella giudiziaria del capoluogo etneo.
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