Durante l‘interrogatorio per ciò che è successo a bordo del Bayesian lo scorso agosto del 2024, dove nessuno tra passeggeri e staff a bordo si aspettava che lo yatch potesse affondare, il comandante della nave – James Cutfield – ha evidenziato ancora una volta “non mi era mai successo nulla di simile in tutta la carriera, pensavo che non potesse accadere”.
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Le indagini e le accuse dopo la morte di 7 persone nel naufragio
Indagato con l’accusa di naufragio e omicidio colposo plurimo per la morte delle 7 persone insieme all’ufficiale della macchina Tim Parker Eton e al marinaio dall’Inghilterra, Matthew Griffiths, il comandante – nel corso dell’interrogatorio – ha ribadito che tutto era stato eseguito come da prassi. Sul portellone inoltre, mette in evidenza che “era chiuso anche il portellone che poi porta alla sala macchine”.
Naufrafio Bayesian, la ricostruzione di Cutfield agli investigatori
Successivamente, Cutfield continua con la sua versione di quanto accaduto. “Pensavo che non potesse accadere – ha aggiunto il comandante durante il suo interrogatorio svolto dagli inquirenti – ma forse il vento ha spinto lo yacht più in profondità. La nave è affondata in sette minuti. All’interno c’era un sistema di registrazione con un circuito chiuso, non c’era una scatola nera. Angela ha svegliato Mike – la ricostruzione del comandante – attorno alle 4 e gli ha chiesto che ore fossero. Lui è rimasto nella cabina a dormire con la maschera di ossigeno. La figlia Hannah era nella cabina della tata” – chiude James Cutfield.

