Naufragio del Bayesian a Palermo, road map del recupero

VIDEO | Naufragio del Bayesian, tra misteri e richieste di garanzie iniziano le operazioni di recupero

VIDEO | Naufragio del Bayesian, tra misteri e richieste di garanzie iniziano le operazioni di recupero

Mauro Seminara  |
mercoledì 07 Maggio 2025

Chiarita la road map, con la tempistica e le fasi di recupero delle parti che compongono il relitto dell'imbarcazione naufragata al largo di Palermo lo scorso agosto.

Prendono il via le operazioni di recupero del relitto del panfilo Bayesian, naufragato lo scorso 19 agosto nelle rada di Porticello (PA) durante un violentissimo fenomeno meteorologico di breve durata. La vicenda del naufragio ha avuto sin dal primo momento rilevanza internazionale per via dei facoltosi ed influenti passeggeri che hanno perso la vita.

Il tycoon e il potente banchiere vittime del naufragio

A bordo del prestigioso Bayesian, di quasi sessanta metri di lunghezza, c’erano finanziere milionario Mike Lynch con la figlia appena diciottenne Hannah e il presidente della potente banca d’investimento Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, con la moglie Judy. Hanno perso la vita nel naufragio anche i coniugi Morvillo, Chris e Neda, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas. Quest’ultimo rappresentato dall’avvocato Mario Bellavista, che ha partecipato alla riunione operativa informale che si è tenuto nella sede della Capitaneria di Porto di Porticello, a Santa Flavia.

L’avvocato del cuoco, vittima del naufragio

“È stata una riunione operativa prodromica a quello che sarà il conferimento formale dell’incarico ai consulenti – spiega l’avvocato Bellavista – e si sono concordate le modalità per recuperare il relitto con i tecnici che si occuperanno proprio del recupero”. Dai tecnici presenti alla riunione “è stato spiegato come questo avverrà – prosegue l’avvocato romano – e ognuno di noi ha chiesto delle garanzie affinché delle parti dell’imbarcazione non vengano toccate perché sono quelle che riteniamo determinanti per poter dimostrare eventuali responsabilità”.

Nel corso della riunione è stata chiarita anche la road map, con la tempistica e le fasi di recupero delle parti che attualmente compongono il Bayesian, con un albero da oltre settanta metri adesso adagiato su un fianco a circa cinquanta metri di profondità.

La road map del recupero del Bayesian

Tempi che potranno subire modifiche in virtù di un congruo numero di variabili per il difficoltoso recupero. Per far riemergere il Bayesian stanno infatti operando due speciali mezzi navali: due piattaforme con grosse gru, della specializzata londinese Tmc Marine, un rimorchiatore di Termini Imerese di supporto e la sorveglianza dell’area interdetta operata da una nave della Guardia Costiera (nave Peluso) e motovedette a rotazione sempre presenti intorno al punto di intervento che dista appena poche centinaia di metri dalla punta del Molo Bagnera.

“A partire da ora ci vorranno venti giorni, un mese per portarlo a galla e portarlo al porto di Termini Imerese in secca – riferisce l’avvocato Bellavista – e poi altri venti giorni per bonificarlo e ulteriori venti giorni per accertare cosa c’è dentro; tutto sarà ovviamente ripreso, registrato, in modo che ogni modifica, ogni spostamento di oggetti sia certificato e possa essere valutato successivamente”.

Il relitto del Bayesian, quindi, va trattato con i guanti bianchi, non bisogna aprire portelli chiusi e se necessario va documentato anche questo come qualunque altra esigenza tecnica per far riemergere il panfilo. Adesso lavoreranno gli esperti, con a bordo dei mezzi la presenza fissa di ufficiali della Guardia Costiera quali autorità giudiziaria supervisore garante del corretto svolgimento delle procedure. Il 18 giugno ci sarà poi una riunione formale alla sede della Capitaneria di Porto di Palermo per conferire formalmente gli incarichi di consulenti per le attività a bordo del Bayesian, del quale erano però già stati estratti gli hard disk con i dati di una sorta di “scatola nera” e con le registrazioni di un circuito video di bordo. Questi devono però ancora essere estratti e decriptati prima di venire consegnati in copia alle parti.

Gli hard disk con le registrazioni del naufragio del Bayesian

Dati determinanti, sia per il legale di parte offesa che per gli avvocati difensori degli incriminati James Cutfield, comandante di bordo del panfilo, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffiths. I tre membri di equipaggio avrebbero abbandonato la nave prima che si piegasse su un fianco per poi colare a picco. In Capitaneria erano presenti anche il pubblico ministero di Termini Imerese e l’avvocato Giovanni Rizzuti, difensore del capitano del panfilo James Cutfield. Rizzuti sostiene di voler dimostrare “l’assoluta estraneità del comandante e dell’equipaggio di cui siamo certi”, e ha aggiunto: “su questo non c’è dubbio”.

Si parte dall’enorme albero di Navi Perini

La riunione, che si è tenuta oggi mentre la “Hebo Lift 2” già operava in rada supportata dal rimorchiatore “Capo Sant’Elia”, per l’avvocato penalista palermitano, ha visto “massima collaborazione da tutte le parti, dalla parte difensiva, gli organi della Procura ed investigativi e si è programmata una serie di attività utile ad individuare, speriamo, le cause e concause dell’evento”. Tra potenti interessi a bordo e un’inchiesta giudiziaria per l’equipaggio, con tutte le accortezze del caso e tanti occhi puntati addosso, ha avuto inizio l’operazione di recupero che partirà con il taglio e il recupero dell’enorme albero che caratterizzava il vascello del cantiere Navi Perini.

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