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Navi della Russia di fronte alla Sicilia, la “sfida” con la Nato

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Navi della Russia di fronte alla Sicilia, la “sfida” con la Nato

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mercoledì 06 Aprile 2022

Anche questa, a modo suo, è una guerra, di nervi e psicologica, anche se lontana dal conflitto sul campo che si sta combattendo in Ucraina

Una “sfida navale” tra la Nato e la Russia alle porte della Sicilia, nel mar Mediterraneo. Che continua, certo, ma adesso nello specchio di mare di fronte l’Isola ci sono le navi americane e russe che si “studiano”.

Anche questa, a modo suo, è una guerra, di nervi e psicologica, anche se lontana dal conflitto sul campo che si sta combattendo in Ucraina.

La flotta

Una storia che prosegue da oltre due mesi, ben prima che la Russia di Putin invadesse l’Ucraina e che si alzassero i toni tra l’Occidente e il Cremlino. La Turchia ha vietato l’attraversamento del Bosforo alle unità militari russe, e allora aumenta la pressione nei nostri mari. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, l’avanguardia russa è tornata nel Mar Jonio e del Mediterraneo, e muove in direzione delle coste siciliane. È una flotta ben nutrita e composta, da quanto risulta delle ultime analisi satellitari, dall’incrociatore Varyag e il caccia Tributs.

Il perchè delle navi nel Mediterraneo

A ovest di Creta c’è poi un’altra squadra composta dall’incrociatore Maresciallo Ustinov, il caccia Kulikov e la fregata Kasatanov. Tutto per essere, sia da parte della Nato sia da parte della Russia, più vicine alla Crimea in linea d’aria. E ieri un B-52, il bombardiere americano, avrebbe “sorvolato” quelle stessi navi

Il mistero del sottomarino

Secondo alcune fonti, non ufficiali ma certamente attendibili, un sottomarino nucleare russo si troverebbe nel Mediterraneo, non lontano alle coste della Sicilia. La notizia proviene da CovertShores, testata che si occupa di tematiche militari navali.

La rivelazione

il sottomarino non viaggerebbe in solitaria, bensì in compagnia di una flotta ben “armata”. Il sottomarino nucleare (precisiamolo: chiamato così per il motore a fissione e non per la presenza di missili nucleari a bordo ) potrebbe essere quello conosciuto con il nome “Squalo”, cioè un battello d’attacco classe Akula lungo 110 metri e privo di missili con testata atomica.

Ci sono, sempre secondo la fonte sopra citata, almeno 10 mezzi militari navali nel Mediterraneo, alcuni più vicini alle coste siciliane di altri, come il sottomarino Squalo.

L’ipotesi più gettonata è che i russi stiano monitorando le operazioni dei membri Nato, che in questi giorni era impegnata in esercitazioni a largo del porto di Taranto con tre portaerei: Truman, Charles De Gaulle e Cavour.

Il retroscena

I mari del sud della Sicilia sono considerati, per il momento, “zona pericolosa”, visto che da oltre due mesi nel Mediterraneo orientale, ci sono navi e sottomarini russi. E poi quelli dei Paesi Nato, dalla Francia, dalla stessa Italia.

Il sommergibile che fa paura in Sicilia

La crisi tra Ucraina e Russia spaventa i pescatori siciliani e non solo. “Bando di pericolosità per sommergibile in immersione”, così si legge nel titolo dell’avviso pubblicato sul sito della Capitaneria di Porto di Pozzallo (Ragusa).

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