Si chiude la prima giornata di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul.
Non è ancora chiaro se si andrà avanti anche domani, ma intanto qualcosa si muove visto che Mosca ora evoca la possibilità di un trattato di pace.
C’è la bozza dell’accordo: le proposte scritte da Kiev
La Russia sarebbe pronta a fare alcune concessioni all’Ucraina nell’ambito dei negoziati per la fine del conflitto. Stando alla bozza di un documento discusso tra le parti e svelato dal Financial Times, la Russia dice di aver ricevuto proposte scritte da Kiev che garantirebbero la sua neutralità e denuclearizzazione. Mentre gli ucraini spiegano che non entreranno nella Nato ma in Europa si. Lo status di Crimea e Donbass sarà oggetto di trattative ad hoc, dice il capo negoziatore ucraino Podolyak. Kiev propone trattative separate sulla Crimea e il porto di Sebastopoli “che dovranno concludersi entro 15 anni”.
Spiragli di pace dai negoziati a Istanbul
“Oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati” per il ministro degli Esteri turco Cavusoglu. “I Paesi garanti dovranno fornirci forze armate, armi e cieli chiusi”, dice Arakhamia, negoziatore ucraino. Rimane tuttavia “un lungo cammino” da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la Russia sia per l’Ucraina, ha detto il capo della delegazione russa alle trattative, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. Mosca, ha aggiunto, “ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall’Ucraina”.
Lo scetticismo degli Usa
Gli Usa guardano con scetticismo i colloqui appena conclusi tra i delegati di Kiev e Mosca. Il segretario di Stato americano Antony Blinken dice di non aver visto segni di “reale serietà” da parte della Russia. “Un conto è quello che dice e un conto quello che fa” spiega Blinken. E intanto, la Cnn riferisce che secondo funzionari Usa, la Russia starebbe iniziando a ritirare le forze dalle vicinanze di Kiev. E la mossa sarebbe vista come “un grande cambio di strategia”, “non un aggiustamento di breve termine, ma una mossa di lungo termine”. Usa e Ue starebbero poi preparando sanzioni “contro i settori che riforniscono di armi” i russi, così da “bloccare la macchina da guerra” di Mosca, dice il vicesegretario del Tesoro Adeyemo in tour per le capitali Ue.
Ucraina sale a 9 morti e 28 feriti bilancio attacco a sede regione Mykolaiv
È salito a nove morti e 28 feriti il bilancio dell’attacco russo contro la sede dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo comunica la Procura generale su Telegram, annunciando di aver avviato un’indagine per violazione delle leggi di guerra e omicidio premeditato. Il bilancio delle vittime potrebbe essere provvisorio. Sul posto stanno ancora lavorando i soccorritori, gli investigatori del Servizio di sicurezza e la polizia.
Biden-alleati europei d’accordo per aumento costi a Russia
Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader “hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina, come pure a continuare a fornire all’Ucraina assistenza militare per difendere se stessa contro un assalto ingiustificato e non provocato”: lo rende noto la Casa Bianca.
Eliseo: Putin rifletterà su operazione umanitaria Mariupol
Se al momento “non ci sono le condizioni” per un’operazione umanitaria a Mariupol, il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato oggi ad Emmanuel Macron che “rifletterà” sulla proposta di un’evacuazione di cui il presidente francese si è fatto portavoce e che è presentata da Francia, Turchia e Grecia. Putin “darà poi una risposta” a Macron, ha concluso l’Eliseo.

