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Guerra Ucraina, oggi nuovo negoziato, Russia pronta a sbarco a Odessa

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Guerra Ucraina, oggi nuovo negoziato, Russia pronta a sbarco a Odessa

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giovedì 03 Marzo 2022

Un milione di rifugiati, Kiev sotto bombe, cade Kherson. La Russia si prepara ad attaccare dal mare, sbarcando a Odessa.

Oggi il nuovo negoziato tra Russia e Ucraina. Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle “pause” nelle operazioni dell’esercito russo per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso “corridoi umanitari”. “Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento”, sostiene Mosca che intanto continua a bombardare le città mietendo vittime tra i civili.

 Le autorità locali ucraine hanno reso noto che le forze russe hanno interrotto la fornitura di elettricità, di acqua e di riscaldamento e stanno distruggendo ponti e ferrovie.

“I soldati dell’orda di Putin stanno costantemente bombardando la città e ci impediscono di evacuare i feriti, le donne e i bambini. E’ il genocidio del popolo ucraino”, hanno denunciato le autorità locali in una nota.

I negoziati di oggi ancora in Bielorussia

I negoziati tra Russia e Ucraina si terranno nella regione di Brest, in Bielorussia. Lo ha reso noto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. I colloqui – dice Medinsky – cominceranno intorno alle 15 ora locale in Bielorussia (le 13 in Italia). La Russia, ha aggiunto, porterà sul tavolo del vertici gli aspetti tecnico-militari, umanitari e politici della crisi in Ucraina.

Sul tavolo c’è l’ipotesi di un cessate il fuoco. Secondo Medinsky, nel corso dell’incontro, verranno affrontate anche questioni relative alla “necessità di un corridoio umanitario”.

Le forze russe si preparano allo sbarco di Odessa

Ma il Cremlino – citato dalla Tass – ha comunque puntualizato che gli obiettivi delle operazioni militari in Ucraina saranno completati “in ogni caso”.  Intanto prosegue l’escalation militare russa che sta assediando le città ucraine a partire da Kharkiv, Kherson e Kiev. Le forze russe si stanno inoltre dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco.

Secondo fonti dell’intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell’arrivo delle truppe di terra per lanciare l’attacco dal mare. Le autorità di Odessa – secondo le stesse fonti – hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Un cargo estone è affondato vicino alle coste dell’Ucraina, nei pressi di Odessa, in Ucraina, dopo un’esplosione. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando la Reuters.

La Russia andrà ”avanti senza compromessi” in Ucraina e la smilitarizzazione del Paese verrà completata. E’ quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin al capo dell’Eliseo Emmanuel Macron in un colloquio telefonico durato 90 minuti. Lo ha reso noto il Cremlino. Putin ha anche minacciato di aggiungere ”ulteriori richieste” a quelle già sottoposte alla delegazione ucraina, con la quale è previsto oggi un secondo round di negoziati.

Russia: “Richieste di Mosca nei negoziati sono minime, non vogliamo guerra nucleare”

”Non c’è dubbio, ho fiducia che verrà trovata una soluzione alla crisi in Ucraina”, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov affermando che ”le richieste di Mosca nei negoziati sono minime”. ”Non vogliamo una guerra nucleare”, ma ”se dispiegheranno armi nucleari contro di noi affronteremo la situazione”, ha affermato ancora Lavrov dicendo che ”stanno parlando di Terza guerra mondiale. E una Terza guerra mondiale può essere solo una devastante guerra nucleare”. “La Russia è pronta a discutere le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e tutta l’Europa”, ha quindi affermato.

L’Onu vota condanna Russia

Ieri l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato con 141 voti a favore, cinque contrari e 35 astenuti una risoluzione di condanna “nei termini più forti” dell’operazione militare in Ucraina da parte della Russia.La risoluzione approvata dall’Assemblea generale “chiede anche alla Federazione russa di ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino all’interno dei suoi confini riconosciuti internazionalmente”. Oltre alla Federazione russa, hanno votato contro Corea del Nord, Siria, Bielorussia ed Eritrea. Tra i 35 Paesi che si sono astenuti ci sono tra gli altri l’Algeria, la Bolivia, la Cina, Cuba, l’India, Iran e Iraq, Nicaragua, Sudafrica e poi Tagikistan, Kirgizistan e Kazakistan.

Da parte sua il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avvertito: “La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante”. Mentre per il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha sottolineato che per Mosca esiste il rischio di “incidenti” con la Nato. “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, non ci sono garanzie sul fatto che questi incidenti possano subire una escalation in una direzione completamente non necessaria”, ha affermato, sottolineando che “i rischi, ovviamente insorgono” ed ha fatto presente come la Russia “sia estremamente preoccupata” per l’invio di armi in Ucraina nel quadro dell’invasione lasciando intendere come “tutto in questa situazione sia estremamente pericoloso”.

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