Transizione energetica, Enel investirà centonovanta miliardi in dieci anni - QdS

Transizione energetica, Enel investirà centonovanta miliardi in dieci anni

Transizione energetica, Enel investirà centonovanta miliardi in dieci anni

mercoledì 25 Novembre 2020

Presentato il Piano strategico 2021-2023, che però contiene uno sguardo ampio sul futuro. L’amministratore delegato Starace: “Noi una super major nel campo delle rinnovabili”

ROMA – La transizione energetica e la crescita sostenibile al centro del futuro di Enel. È quanto si evince dalla lettura del Piano strategico del gruppo energetico per il triennio 2021-2023, che però si inquadra in una cornice molto più ampia, con una visione strategica decennale e i cui obiettivi si spingono fino al 2030. Le previsioni parlano di una crescita attesa dell’Ebitda ordinario di Gruppo che si attesta al 5-6% in termini di tasso di crescita annuo composto, a fronte di un previsto incremento dell’utile netto ordinario del 6-7% tra il 2020 e il 2030. Il Gruppo prevede di mobilitare investimenti per 190 miliardi nel prossimo decennio, promuovendo la decarbonizzazione, l’elettrificazione dei consumi e le piattaforme per creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder e redditività di medio e lungo periodo.

Tra gli obiettivi la completa digitalizzazione che consentirà l’adozione di due modelli di business: quello tradizionale, detto di “Ownership”, in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti, e il modello di “Stewardship”, che catalizza investimenti di terzi in collaborazione con Enel, o nell’ambito di piattaforme generatrici di business.

Enel prevede di investire direttamente circa 160 miliardi, di cui oltre 150 mediante il modello di business di Ownership e circa 10 attraverso il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo ulteriori 30 miliardi circa provenienti da terzi. Enel spinge verso un Global Power Generation, destinando 70 miliardi alle rinnovabili, che si prevede consentiranno di disporre di circa 120 GW di capacità installata nel 2030, pari a 2,7 volte la capacità installata attuale di circa 45 GW. Circa il 46% degli investimenti saranno dedicati a infrastrutture e reti. I restanti saranno destinati al business clienti, e si prevede che portino, per il 2030, ad un sensibile incremento del customer value.

Per quanto riguarda gli investimenti nell’ambito del modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire approssimativamente ulteriori 10 miliardi, mobilitando al contempo investimenti da parte di terzi per circa 30 miliardi, per un totale di circa 40 miliardi principalmente nel settore delle rinnovabili, oltre che della fibra, dell’e-transport e dei servizi di flessibilità. Il Gruppo ridurrà dell’80% le emissioni dirette di CO2 rispetto al 2017 e contribuirà alla creazione di oltre 240 miliardi di prodotto interno lordo nei Paesi di presenza mediante investimenti locali in generazione ed elettrificazione.

Relativamente al Piano strategico 2021-2023, il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi, di cui circa 38 tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi tramite il modello di business di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi provenienti da terzi. Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata saranno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il tasso di crescita degli investimenti rispetto al piano precedente dovrebbe attestarsi al 36% circa.

Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nel quadro del modello di business di Ownership, oltre la metà sono dedicati alla Global Power Generation, con circa 17 miliardi destinati alle rinnovabili, che porteranno ad una capacità installata totale da fonti rinnovabili su base consolidata di 60 GW nel 2023 (+33% rispetto al 2020).

Il Gruppo accelererà ulteriormente il processo di decarbonizzazione aumentando la capacità da fonti rinnovabili in modo da più che compensare la dismissione di impianti termici. Di conseguenza, si prevede che le emissioni di CO2 Scope 1 del Gruppo diminuiscano di oltre il 30% dal 2020 al 2023, ben posizionando il Gruppo verso l’obiettivo di decarbonizzazione science-based per il 2030, pari a una riduzione dell’80% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2017, in linea con lo scenario 1,5°C.

Si prevede ancora che il 43% degli investimenti circa sarà dedicato alle infrastrutture e reti. L’importo restante verrà dedicato al business clienti. Per quanto riguarda gli investimenti nel modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire ulteriori 2 miliardi circa, mobilitando circa 8 di investimenti di terzi, per un totale di circa 10 miliardi, principalmente dedicati alle rinnovabili, oltre che a fibra, etransport e servizi di flessibilità. Tali investimenti determineranno, in tutti i business, una crescita a doppia cifra nell’arco del piano triennale. Si prevede che la capacità rinnovabile gestita raggiunga circa 8 GW nel 2023, oltre il doppio rispetto al 2020.

Inoltre, con Enel X, il Gruppo mira ad aumentare il numero dei bus elettrici di oltre 6 volte, fino a circa 5.500 unità nel 2023, ad incrementare la capacità di demand response fino a 10,6 GW (+1,8 volte rispetto al 2020) e la capacità di accumulo a 527 MW (+4,2 volte rispetto al 2020). Nel 2023, si prevede che Enel X raggiunga circa 780.000 punti di ricarica pubblici e privati resi disponibili a livello globale (+4,5 volte il numero del 2020).

A livello di Gruppo, si ritiene che l’Ebitda ordinario si collochi fra 20,7 e 21,3 miliardi nel 2023. Sul fronte dei dividendi, Enel ha definito per il periodo una politica semplice. Gli azionisti riceveranno un dividendo per azione fisso, garantito e crescente nei prossimi tre anni, con un obiettivo di 0,43 euro/azione al 2023, che si traduce in un CAGR del 7% circa.

“Con questo nuovo Piano Strategico – commenta Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel – stiamo indicando una direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando investimenti per 190 miliardi al fine di raggiungere i nostri obiettivi in un decennio pieno di opportunità. Per realizzare questa vision possiamo contare sulla nostra chiara leadership nel settore delle utility in tre principali dimensioni, tutte trainate da un innovativo modello platform-based. In primo luogo, in qualità di ‘Super Major’ nel campo delle rinnovabili, gestiamo il più grande portafoglio di generazione privato a livello mondiale. Inoltre, disponiamo di un sistema globale di reti senza pari, che grazie al modello operativo platform-based genera miglioramenti qualitativi, di resilienza, efficienza e flessibilità. Infine, ma non da ultimo, possiamo contare sulla più grande base clienti a livello mondiale a cui, tramite le nostre piattaforme di business, offriamo servizi innovativi e offerte integrate”.

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