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Nell’anno del Covid chiuse 18.000 imprese in Sicilia

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Nell’anno del Covid chiuse 18.000 imprese in Sicilia

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mercoledì 30 Dicembre 2020

Settore colpito duramente è quello del commercio che ha visto più di 6.350 imprese chiudere i battenti. Saracinesca abbassata anche per 1.560 attività turistiche del settore alberghiero

Sullo scenario dell’economia siciliana si
stanno facendo pesantemente sentire gli effetti negativi delle restrizioni
imposte dalle misure anti Covid.

Secondo i
dati di Infocamere, analizzati dal Centro Studi di Unimpresa, a Dicembre del
2020, mancano all’appello oltre 18.000 imprese
. Sono 1.560 le attività turistiche siciliane del settore
alberghiero e della ristorazione che hanno chiuso nel 2020 subendo a causa del
lockdown e delle numerose restrizioni dovute alla pandemia, il maggior danno
economico: si stima un crollo dei consumi di oltre il 40%.

Altro settore
colpito duramente è quello del commercio che ha visto più di 6.350 imprese
chiudere i battenti ancor prima che si chiudesse l’anno in corso: nemmeno un
incremento delle imprese costituite nel 2020 (+ 2.299 rispetto al 2019) è
riuscito ad evitare un saldo negativo (-590) nel rapporto natalità-mortalità
del settore commercio, con la provincia di Palermo a primeggiare in questa
singolare classifica.

«Sicuramente è
importante far notare – evidenzia il Presidente di Unimpresa Sicilia Salvo
Politino – come numerose imprese del commercio si siano riorganizzate,
esercitando la propria attività attraverso l’e-commerce». Una inversione di
rotta rispetto allo scorso anno è stata registrata dal comprato dell’edilizia,
con un saldo positivo, tra imprese iscritte e cessate nel 2020, di +780 unità.
Infatti, le imprese edili che hanno chiuso nel 2020 sono in calo di circa il
22% rispetto al 2019, con un incremento di nuove imprese, sempre rispetto allo
scorso anno di +753.

Guardando
alle singole provincie, al 1° posto troviamo Catania che con 4.577 imprese
chiuse rappresenta il 24% delle cessazioni, seguita da Palermo con 4.043
cessazioni e una percentuale di oltre il 21% sul totale e Messina con 2.052
cessazioni e una percentuale di oltre il 10%.

La crisi ha
colpito le imprese, ma anche il lavoro dipendente e le assunzioni, tanto che secondo
i dati analizzati da Anpal e Unioncamere,la Sicilia, a fronte delle 191.610
unità di personale previste in entrata su tutto il territorio nazionale per il
mese di Dicembre, con 10.260 unità rappresenta il 5% e si colloca al 10° posto
su base nazionale, con un calo del 31% rispetto allo sesso mese del 2019.

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