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Voto di scambio politico-mafioso: respinti i domiciliari per Nino Naso, sindaco di Paternò

Voto di scambio politico-mafioso: respinti i domiciliari per Nino Naso, sindaco di Paternò
Nino Naso, sindaco di Paternò – FB (1)

Nel frattempo, su incipit della Dda di Catania, è stato anche avviato un accesso ispettivo della prefettura al Comune di Paternò con l’obiettivo di accertare gli eventuali insediamenti mafiosi.

Il tribunale del Riesame, analizzato il caso, ha scelto di respingere la richiesta di custodia cautelare ai domiciliari avanzata i precedenza dalla Procura etnea nei confronti del sindaco Nino Naso, primo cittadino di Paternò (in provincia di Catania).

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Paternò, l’inchiesta Athena e il caso del sindaco Naso

Naso, indagato per voto di scambio politico-mafioso e coinvolto nell’inchiesta Athena che punta al sodalizio strutturato organizzato dal clan Morabito Rapisarda, ha scelto – insieme ai suoi legali – di procedere con il processo immediato, in programma per settembre con la sua prima udienza.

Nel frattempo, su incipit della Dda di Catania, è stato anche avviato un accesso ispettivo della prefettura al Comune di Paternò con l’obiettivo di accertare dei sospetti ed eventuali insediamenti mafiosi. Condotta dai carabinieri di Paternò, l’inchiesta Athena fin qui ha fatto emergere gli interessi del clan Morabito-Rapisarda sulle aste giudiziarie relative a molti degli immobili presenti sulle provincia di Catania/Siracusa.