Noto, all’ospedale Trigona il primo centro pensato per il trattamento del linfedema - QdS

Noto, all’ospedale Trigona il primo centro pensato per il trattamento del linfedema

Luigi Solarino

Noto, all’ospedale Trigona il primo centro pensato per il trattamento del linfedema

venerdì 20 Settembre 2019

Si tratta di una patologia che interessa il sistema linfatico e che colpisce principalmente gli arti. Per l’occasione l’Asp aretusea ha organizzato un corso di formazione teorico-pratico

NOTO (SR) – A Noto, presso l’ospedale Trigona, sarà attivato, all’interno del reparto di Riabilitazione, il Centro provinciale per il trattamento del linfedema primario e secondario negli stadi clinici evoluti. Si tratta del primo centro del genere in Sicilia.

La Regione Siciliana, con il recentissimo decreto dell’Assessorato regionale della Salute 1648 del 30 luglio scorso, ha recepito il documento finale sulle linee di indirizzo ministeriali per i linfedemi e patologie correlate siglato dalla conferenza Stato-Regioni il 15 settembre 2016. Il linfedema è una patologia che interessa il sistema linfatico e che colpisce gli arti. Si manifesta con un gonfiore che tende a progredire e ad aggravarsi con il trascorrere del tempo. Per preparare i medici fisiatri ed i fisioterapisti, che dovranno lavorare presso il costituendo centro di Noto, l’Asp aretusea ha organizzato, presso l’ospedale Rizza, un corso di formazione teorico-pratico di riabilitazione flebolinfologica tenuto dal professore Sandro Michelini presidente della Società internazionale di Linfologia e dell’Italian Linfedema Framework.

Il professore Michelini ha dichiarato che: “L’Italia si è adeguata alle linee di indirizzo già esistenti in altri Stati. La normativa prevede che ci sia formazione e che venga tenuta da Società scientifiche e Associazioni interessate del settore. Ed è quello che stiamo facendo a Siracusa. è una circostanza importantissima che ci consente di realizzare un Centro del genere in Sicilia, un primo Centro pubblico che rispetta le linee guida ministeriali aperto al cittadino, che potrà divenire punto di riferimento per pazienti provenienti anche da altre regioni”.

Il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, ha affermato: “Sono state gettate le basi per garantire una assistenza adeguata e di qualità ai pazienti provenienti anche da altre province se non anche da altre regioni, con patologia linfedematosa o con patologie correlate al sistema linfatico e costituire percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali ben definiti, rendendo attrattivo a livello regionale, nella sua specializzazione nel post acuzie, l’ospedale di Noto, all’interno del quale nel reparto di Riabilitazione, abbiamo messo a disposizione posti letto per accogliere pazienti con questa patologia che necessitano di ricovero”. Il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu, ha aggiunto: “Il linfedema secondario, come è noto, è legato spesso alla patologia oncologica e non si poteva non prevedere una struttura del genere nel percorso di potenziamento di tutti i servizi oncologici con la creazione del polo oncologico in questo territorio. Abbiamo voluto inserire il Centro per il trattamento del linfedema nel reparto di Riabilitazione dell’ospedale di Noto sperando che possa divenire Centro di riferimento regionale.”

“Nell’ambito del programma di rinfunzionalizzazione e di specializzazione dei vari presidi – ha aggiunto il direttore sanitario – nell’ospedale di Noto, oltre alla lungodegenza, alla riabilitazione e alla geriatria, sono previsti 20 posti letto di Rsa per cui è già stata chiesta e ottenuta l’autorizzazione dall’assessorato. Il Centro provinciale per il trattamento del Linfedema è inserito nel reparto di Riabilitazione dove saranno disponibili posti letto per i pazienti che necessiteranno di ricovero.”

“Il primo passo – conclude Madeddu – non poteva che essere la formazione del personale sanitario e siamo orgogliosi di averla potuta ottenere, grazie alle competenze dei docenti, ai più alti livelli”.

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