Un nuovo Piano regolatore per Canicattini Bagni - QdS

Un nuovo Piano regolatore per Canicattini Bagni

Un nuovo Piano regolatore per Canicattini Bagni

mercoledì 07 Dicembre 2022

Presentato il progetto del documento urbanistico, adesso la palla passa in mano al Consiglio comunale per l’approvazione. Il sindaco Amenta: "Siamo alla fase finale di un lungo percorso innovativo"

CANICATTINI BAGNI (SR) – A Canicattini Bagni è stato presentato il nuovo Piano regolatore generale. Il piano è stato illustrato, nel corso di una seduta del Consiglio comunale, dal gruppo di architetti che ha avuto l’incarico di rielaborare lo strumento urbanistico del Comune, il cui iter è iniziato nel 2010.

Il Piano regolatore generale dovrà adesso essere approvato in un’apposita seduta da parte del Consiglio ed essere pubblicato per 90 giorni per eventuale presentazioni di osservazioni da parte dei cittadini, prima di essere presentato, per la definitiva adozione, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente per l’approvazione finale che secondo l’Ufficio tecnico potrebbe arrivare entro giugno 2023.

“Ci avviamo alla fase finale di un lungo percorso che ha portato alla revisione dello strumento urbanistico della nostra città – ha detto il sindaco Paolo Amenta -. Un iter lungo dal punto di vista delle acquisizioni di tutte le autorizzazioni necessarie, che oggi abbiamo e ci permettono di modificare e adeguare, ad esempio le reali distanza del Cimitero con il centro abitato, salvaguardare l’area artigianale, e ad avere un Piano Regolatore Generale reale che non prevede altro consumo di suolo, quindi zero consumo di suolo, né tantomeno interventi su spazi o cubature, così come non prevede trasformazioni di terreni agricoli in edificabili, piuttosto si è provato a sistemare le aree C che già altre volte sono state oggetto di piani di urbanizzazione e piani di lottizzazione da parte dei privati”.

“Un iter lungo – ha aggiunto il primo cittadino – che ha visto anche la presenza di un Commissario ad acta nel 2014/15, ma questa è la triste storia dei Prg in Sicilia se si tiene conto che solo 24 Comuni su 391 hanno un Piano Regolatore Generale efficace, che oggi si incrocia con la riforma voluta dalla Regione nel 2020 con l’inserimento di un nuovo strumento urbanistico il Pug, Piano Urbanistico generale, che dovrà interagire con i Piani regionali, provinciali e paesaggistici, riaprendo così il discorso su cosa è lo strumento urbanistico e su come va utilizzato, sapendo che può superare alcuni confini di tipo vincolistico, guardando anche alle strategie di sviluppo del territorio”.

“Il Piano che approveremo – ha concluso il sindaco Amenta – sarà utilizzato per i prossimi cinque anni ma nulla toglie che non possiamo già da subito lavorare al nuovo Piano urbanistico Generale, avendo il Prg come punto di partenza importante. Dal 2021 in pratica tutto era pronto ma avevamo deciso di rallentare l’iter per fare partire i bonus che hanno animato economicamente tutta l’attività edilizia in città, evitando possibili incroci con eventuali vincoli del nuovo Prg. Oggi comunque abbiamo lo strumento urbanistico e lo sottoponiamo alla città e dopo all’adozione del Consiglio, seguendo la procedura della pubblicazione per 90 giorni per eventuali osservazioni prima di inviarlo alla Regione”.

Per la consigliera Alessandra Amenta della minoranza, l’iter che ha portato alla proposta del Prg è durato troppo, dal 2010, per cui si è chiesta se il Piano oggi non sia alquanto “obsoleto” alle esigenze della città e del territorio.

Alla consigliera Amenta hanno risposto i tecnici progettisti, sottolineando come al contrario il Piano sia attualissimo e reale, considerato che in questo lasso di tempo si può calcolare in appena il 2 per cento l’attività edilizia a Canicattini Bagni, e comunque le osservazioni che eventualmente i cittadini riterranno di presentare non faranno altro che renderlo ancora più attuale.

Il sindaco Amenta ha infine specificato che che “il nuovo Piano regolatore non prevede altro consumo di suolo, né tantomeno interventi su spazi o cubature, così come non prevede trasformazioni di terreni agricoli in edificabili”.

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