Il nuovo virus che minaccia il pomodoro. Davino: “Può causare danni importanti” - QdS

Il nuovo virus che minaccia il pomodoro. Davino: “Può causare danni importanti”

Il nuovo virus che minaccia il pomodoro. Davino: “Può causare danni importanti”

Biagio Tinghino  |
venerdì 26 Gennaio 2024

Interviene al QdS il professore di Patologia vegetale dell’Università degli studi di Palermo. Si tratta del Tomato fruit blotch virus, fitopatia subdola “sbarcata” negli ultimi mesi in Sicilia

PALERMO – “Il dato è preoccupante perché questo virus può provocare danni abbastanza importanti” – così ha esordito Walter Davino, docente di Patologia vegetale presso l’UniPa, uno dei più autorevoli studiosi ed esperti in questo campo a livello internazionale. In un’intervista al Quotidiano di Sicilia, il cattedratico ha raccontato come sia possibile convivere con questo patogeno, mettendo in atto opportune pratiche che riescono a contenere l’epidemia.

Nel 2021, durante un’intervista esclusiva per il QdS, avevamo parlato con Walter Davino del Tobrfv Tomato brown, una pandemia del pomodoro che ha arrecato enormi danni alle produzioni siciliane. Oggi, purtroppo, si ripresenta un’altra preoccupazione per i produttori che potrebbero ritrovarsi a dover affrontare una nuova minaccia. Si tratta di un virus, il “Tomato Fruit Blotch Virus” (ToFBV – Bluner virus solani), una fitopatia subdola che viene facilmente confusa con il Tobamovirus e dunque trattata erroneamente come tale, portando tecnici e produttori fuori strada.

Il ToFBV è una nuova patologia e si sta diffondendo in Sicilia

“Il ToFBV o Blunervirus solani – ha specificato Davino – è una nuova patologia di origine virale che abbiamo riscontrato nel territorio ragusano. Questo patogeno è stato identificato per la prima volta nel 2018 nella zona di Fondi, nel Lazio, mentre in Sicilia non avevamo mai riscontrato casi particolari. Negli ultimi mesi, forse un anno, la malattia è invece presente e si sta diffondendo. Il dato è abbastanza preoccupante perché questo virus può provocare danni importanti. È un patogeno molto particolare, per quanto ci riguarda, anche perché non lo si conosce molto e, avendone poche notizie anche a livello mondiale, i mezzi di lotta al momento risultano particolarmente scarsi”.

La pianta di pomodoro non manifesta alcun sintomo

Il virus causa una maturazione irregolare e macchiata insieme a “fossette” e macchie scure sui frutti di pomodoro. “Quello che sappiamo di questo virus è che è molto subdolo – ha sottolineato il cattedratico – perché la pianta non manifesta alcun sintomo fino a quando non si arriva al viraggio di colore della bacca, che si presenta a macchie, e quindi non commerciabile, con un danno del 100% e la conseguente perdita della produzione agricola. L’altra cosa che sappiamo è che si trasmette attraverso un acaro ben conosciuto, l’Aculopis lycopersici, fortemente presente negli areali siciliani”.

Il ToFBV è presente nel territorio siciliano perciò i produttori di pomodoro devono adottare le opportune norme di profilassi che servono per contenere al massimo i danni provocati dalla malattia, così come accadde a proposito del Tomato brown.

“Purtroppo non ci sono piante resistenti o tolleranti – ha sottolineato l’esperto -. Quindi, tutto quello che dobbiamo fare oggi è basarci sulle norme igienico profilattiche per riuscire a contenere il patogeno nei nostri terreni di coltivazione e quanto prima dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili per trovare i mezzi atti ad arginare questa malattia”.

In Sicilia l’orticoltura intensiva ha una grandissima importanza considerando che si tratta di un settore primario che, nella sola Fascia Trasformata (da Palma di Montechiaro a Portopalo di Capo Passero), dà lavoro a quasi 100mila persone direttamente e nell’indotto. La notizia deve girare con le dovute cautele perché, in questo momento, vanno evitate speculazioni che potrebbero sorgere sui mercati nei confronti del prodotto siciliano. Sicuramente continueremo a seguire questa questione per tenervi informati sui relativi aggiornamenti.

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