Ritorno alla normalità ma con ancora troppe incognite da sciogliere. Questa la versione data dai commercianti del centro città in merito al pagamento dell’occupazione del suolo pubblico richiesto da palazzo Zanca. Un tema tornato di attualità nel corso delle ultime settimane in seguito allo stop previsti dal governo, prima, e dal Comune di Messina, poi. In base a quanto previsto in seguito al decreto aiuti emanato in piena emergenza Covid, dal 2020 in poi era scattata l’esenzione totale del pagamento dei tributi e che coinvolgeva anche tutte le imprese in grado di beneficiare di spazi pubblici.
E quindi stop ai pagamenti del canone comunale per bar, pizzerie, tavole calde, ristoranti, pasticcerie, gelaterie e gastronomie. Ma anche per tutti i gli esercizi di somministrazione di alimenti e di bevande. Un beneficio del quale non sarà però più possibile godere per il commercio cittadino, con il governo che già nel 2022 aveva chiuso i rubinetti per queste misure di sostegno. A intervenire sul tema nelle scorse settimane era stato anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Libero Gioveni. L’interrogazione formale presentata lo scorso 11 dicembre non aveva però ricevuto risposta da parte dell’Amministrazione sulla richiesta di poter concedere almeno altri 6 mesi gratuiti agli esercenti in una fase di lenta ripresa economica.
L’Amministrazione ha quindi convocato nella giornata di ieri un tavolo tecnico proprio con i commercianti per ascoltare le loro esigenze e trovare un punto d’incontro. Il pagamento solo del 20% del tributo dovuto la richiesta espressa anche da parte di Confcommercio e che non ha però trovato accoglimento da parte dei vertici di palazzo Zanca. L’Amministrazione tirerà dritto quindi sullo sconto del 50% garantito a tutti i commercianti che occuperanno il suolo pubblico. In forte crescita negli ultimi anni la realizzazione di dehors nei locali del centro.
Circa 3000 euro la cifra richiesta per quest’anno dal Comune per l’occupazione suolo di uno spazio medio di 50 metri quadri. “Le attività commerciali del centro città pagano cifre irrisorie per l’occupazione di suolo pubblico e negli ultimi 3 anni hanno beneficiato di tariffe a zero euro. Per questo l’Amministrazione ha proposto comunque uno sconto del 50% sul dovuto cercando di andare incontro alle loro esigenze”, ha dichiarato l’assessore al Commercio del Comune di Messina, Massimo Finocchiaro. In attesa della riscossione piena del tributo rimandata però al 2025.
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