Messina

A Oliveri il Parco del rais per celebrare la mattanza

OLIVERI (ME) – Sorgerà sul lungomare cittadino, nella zona dell’antica tonnara, tra le più importanti in Sicilia fino agli anni sessanta del secolo scorso, il Parco del rais, chiamato così per ricordare chi coordinava le operazioni di pesca durante la mattanza. Si tratta di un progetto nato dall’impegno dell’assessore comunale alla Cultura Salvatora Saporita, sotto la direzione dell’architetto Francesca Roberta Ravidà, esperta del Comune in materia di Decoro urbano e Beni culturali, in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, con lo scopo di rievocare e preservare la memoria dell’antica tradizione della pesca del tonno, creando un luogo di attrazione culturale e turistica.

La prima delle cinque installazioni in tondini di acciaio e rete metallica – la cui progettazione e realizzazione è stata affidata all’artista Massimo Paganini in collaborazione con il paesaggista Giovanni Bonasera – è stata già inaugurata l’anno scorso, unitamente a due murales e con il patrocinio dell’assessorato Regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, nell’ambito della manifestazione Emergence, Festival internazionale di arte pubblica, curato e ideato da Giuseppe Stagnitta, svoltasi nell’agosto 2020. Seguiranno, al completamento dell’iter di patrocinio regionale, le altre quattro opere.

Intanto, nei giorni scorsi Antonino Testa, capo di gabinetto vicario dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, ha svolto un sopralluogo in rappresentanza dell’assessore Alberto Samonà. Soddisfatto per l’iniziativa il sindaco Francesco Iarrera, il quale ha tenuto a precisare come il progetto sia particolarmente ambizioso “e queste grandi installazioni, alte oltre tre-quattro metri, rappresentanti i tonni durante la mattanza, all’interno di un luogo che sarà unico nel suo genere in Sicilia, potranno rappresentare un volano economico attirando turisti e visitatori che avranno la possibilità di scoprire la bellezza e la storia dei nostri luoghi”.

Altro riscontro positivo è giunto giunge dal consigliere comunale Stefano Barresi, anch’egli presente al sopralluogo di qualche giorno fa. “Sono anche un operatore del settore turistico e ritengo che questa iniziativa possa rappresentare un’attrattiva importante, un Museo all’aperto per scoprire le nostre origini e la nostra storia, che porterà vantaggi anche all’ambito ricettivo, che nonostante la pandemia sta già ripartendo con delle buone prospettive”.

Luca Basilio Bucca