Omicidio Dario Chiappone, condanna a 30 anni per il presunto mandante

Omicidio nel Catanese, condanna a 30 anni per il presunto mandante

Antonino Lo Re

Omicidio nel Catanese, condanna a 30 anni per il presunto mandante

lunedì 28 Marzo 2022

E' la sentenza del Gup di Catania, Simona Ragazzi, nel processo, celebrato col rito abbreviato, a Benedetto La Motta per l'omicidio di Dario Chiappone del 31 ottobre 2016

Trent’anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, tre anni di vigilanza dopo avere scontato la pena e risarcimento danni, da liquidarsi in separata sede, ai tre familiari della vittima che si sono costituiti come parte civile, ai quali è riconosciuta una provvisionale di 15mila euro ciascuno.

E’ la sentenza del Gup di Catania, Simona Ragazzi, nel processo, celebrato col rito abbreviato, a Benedetto La Motta per l’omicidio di Dario Chiappone, il 27enne ucciso con sedici coltellate alla gola e al torace a Riposto la sera del 31 ottobre del 2016.

Gli altri condannati

L’imputato è indicato come esponente di spicco di un clan mafioso e sarebbe stato lui ad ‘autorizzare’ l’agguato. Per il delitto sono stati già condannati in primo grado Agatino Tuccio, all’ergastolo, e Salvatore Di Mauro, a 23 anni di reclusione, in qualità di esecutori materiali. E’ pendente, davanti la Corte d’assise di Catania, il processo a Paolo Censabella ed Antonino Marano. Quest’ultimo, assieme a Antonino Faro e al rivale Vincenzo Andraus, è uno dei ‘killer delle carceri’, autori di diversi omicidi e gesti eclatanti: un gruppo che ha segnato la violenta storia criminale della mafia catanese, anche in ‘trasferta’. Marano fu tra i protagonisti di una spettacolare evasione nel 1977, assieme a tre complici, dal carcere di Catania.

L’ordine

Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Santo Di Stefano, sarebbe stato La Motta ad “ordinare, per volontà di Censabella, a Tuccio, Di Mauro e Marano di eseguire l’omicidio di Chiappone”. Il movente, secondo la Procura distrettuale di Catania, sarebbe passionale ed economico, collegato al rapporto che la vittima aveva con una donna che era stata legata sentimentalmente a Censabella. Sull’omicidio hanno indagato i carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Giarre. (ANSA).

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017