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Operazione antibracconaggio nelle Madonie, assessore Pagana: “No a caccia senza regole”

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Operazione antibracconaggio nelle Madonie, assessore Pagana: “No a caccia senza regole”

Redazione  |
martedì 13 Dicembre 2022

Scoperto gruppo di cacciatori in azione senza alcuna autorizzazione: ecco i dettagli dell'operazione antibracconaggio della Forestale. Usato anche drone con tecnologia a infrarossi.

Operazione antibracconaggio del Corpo forestale della Regione Siciliana nei territori di Pollina, Castelbuono e Cefalù, nel cuore delle Madonie e in provincia di Palermo.

Oltre trenta tra ispettori e agenti forestali hanno effettuato un controllo dell’area sul versante tirrenico delle Madonie.

Operazione antibracconaggio nel cuore delle Madonie

In particolare, in contrada Zurrica nel Comune di Pollina, è stato localizzato un consistente gruppo di cacciatori in azione, già con i fucili in spalla. Gli agenti, grazie all’utilizzo di un drone con tecnologia a infrarossi, li hanno individuati anche se nascosti dalla vegetazione.

Scattati i controlli, ne è stata interrotta l’attività. Inoltre, gli operatori hanno confermato la presenza di 78 persone, provenienti dalle province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, pronte a dare inizio a una battuta di caccia al cinghiale priva di autorizzazione e dei più elementari sistemi di sicurezza.

Ai cacciatori sono state contestate diverse violazioni di legge e del calendario venatorio. Complessivamente le autorità competenti hanno elevato sanzioni amministrative per oltre 40mila euro.

Assessore Pagana: “No alla caccia senza regole”

“Non può esistere un’attività venatoria senza regole: lo dico da nipote di cacciatore che mi ha insegnato per primo il rispetto della natura e delle normative che disciplinano la caccia“, ha detto l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana.

“L’operazione antibracconaggio condotta sulle Madonie dagli agenti del Corpo forestale della Regione Siciliana, ai quali va il mio apprezzamento, conferma la necessità di non abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno intollerabile che può rappresentare rischi concreti sul piano della sicurezza”, continua.

“Al tempo stesso, sono pronta da subito a incontrare le associazioni di categoria per studiare insieme – e nel pieno rispetto di ogni regola – eventuali opportunità per giungere a una attività venatoria sempre più sostenibile”, conclude l’assessore.

Immagine di repertorio

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