Operazione a Brancaccio, storica enclave di Cosa nostra, nel giorno del 31esimo anniversario della strage di Capaci. I dettagli del blitz.
La Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale di Palermo, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari locale, a carico di 17 indagati nell’ambito dell’operazione antidroga “Bag”.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di vendita e cessione di droga.
Operazione “Bag”, 17 indagati
In particolare, la Squadra Mobile ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere a carico dei seguenti indagati:
- G.G. di 39 anni;
- F. M. di 44 anni ( già agli arresti domiciliari);
- D.C.M. di 47 anni;
- D.S.M.V. di 44 anni;
- F.G , di 28 anni;
- G.P. di 46 anni:
- L.L. di 39 anni.
Inoltre, la medesima ordinanza ha disposto la sottoposizione a misure cautelari a carico dei seguenti indagati ritenuti gravemente indiziati di vendita di droga:
- G. G. di 34 anni (già agli arresti domiciliari) – custodia cautelare in carcere;
- M. S. di 44 anni – custodia cautelare in carcere;
- M.G. di 51 anni (già detenuto) – custodia cautelare in carcere;
- C. G. di 53 anni (già detenuto) – custodia cautelare in carcere;
- M. A. di 43 anni – arresti domiciliari;
- F.A. di 29 anni (già detenuto) – obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria;
- G. S. di 36 anni – obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria;
- M. S. A. di 27 anni – obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria;
- U.M.L. di 28 anni – obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Le indagini
L’operazione “Bag” scaturisce da un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia ed avviata tra il 2018 e il 2020, su un contesto criminale dedito al traffico di droga e particolarmente attivo nell’area mandamentale di Brancaccio -storica enclave di Cosa nostra.
Infatti, il percorso investigativo avviato dalla narcotici ha seguito il solco della precedente indagine antimafia, culminata nel maggio dello scorso anno con l’arresto di 31 soggetti indagati di appartenenza alla famiglia mafiosa del mandamento di Brancaccio e di traffico di sostanze stupefacenti (Operazioni Tentacoli).
Nell’ambito delle indagini, realizzate mediante attività d’intercettazione e tradizionali servizi di osservazione, gli operatori hanno scoperto un’associazione che operava trasversalmente sul territorio cittadino e in provincia, impegnata quotidianamente nella ricerca e gestione di più fonti di approvvigionamento di hashish e cocaina, anche con canali di acquisto calabresi, oltre che una costante attività di cessione di droga.
Nella programmazione dei ruoli e degli incarichi è emerso che alcuni dei componenti erano attivi sul fronte dell’approvvigionamento, mentre altri, con funzioni più prettamente esecutive e anche separatamente tra loro si prodigavano nello smercio al dettaglio.
In effetti, il vincolo che legava alcuni associati era analogo a quello di una società consortile con un programma criminale condiviso e temporalmente indeterminato con forniture reiterate e stabili, anche in via di esclusività e con prezzi di favore. Le indagini dell’operazione “Bag” hanno anche svelato il carattere violento di alcuni componenti del gruppo criminale, infatti nel corso delle attività si ricostruiva un violento episodio avvenuto a Carini.
Violenza e spaccio a Carini
Un sodale, pressato nel riscuotere somme di denaro che erano urgentemente destinate ai fornitori calabresi, ha incontrato per strada un suo acquirente di droga e suo debitore e, per tale motivo, armato di una “cazzottiera”, lo ha picchiato violentemente anche alla presenza di un bambino e di altri 2 sodali che assistevano all’aggressione.
Nel corso delle indagini sono stati eseguiti diversi sequestri di droga a titolo di riscontro, per un quantitativo complessivo di diversi chili di hashish importati dalla Campania e dalla Calabria, con arresti dei corrieri incaricati al trasporto dello stupefacente.
Un indagato, destinatario del provvedimento restrittivo in carcere, risulta al momento irreperibile ma è attivamente ricercato.
Il blitz è stato eseguito con la collaborazioni di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo e delle Unità cinofile della Polizia di Stato. Secondo il Questore Laricchia: “L’operazione Bag, ultima costola dell’attività investigativa condotta sul mandamento mafioso di Brancaccio con le operazioni Tentacoli 1 e 2, consente di disarticolare un’associazione a delinquere dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti che riforniva sistematicamente diverse zone della città e della provincia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Le 17 persone colpite dalla misura cautelare operavano in modo trasversale tra i mandamenti ed alcuni di loro si definivano ‘combinati’ con famiglie di Borgo Vecchio e Porta Nuova. Le partite di droga provenivano dalla Campania e dalla Calabria. Ulteriore dimostrazione della collaborazione tra le famiglie nel core-business della droga, nonché dei rapporti di collaborazione con altre organizzazioni criminali”.
“La conclusione dell’operazione Bag, nel giorno del 31° anniversario della strage di Capaci, assume per la Questura di Palermo un particolare significato”.