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NOMI e VIDEO | Operazione Malerba, lo spaccio catanese in mano ai Santapaola-Ercolano

Redazione
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Sono 46 le persone indagate (e 41 quelle arrestate) nell’ambito dell’operazione Malerba a Catania contro il clan dei Santapaola Ercolano.

Ecco i nomi e le accuse.

Operazione Malerba a Catania, i nomi degli arrestati

Di seguito i nomi dei destinatari della misura cautelare della custodia in carcere dell’operazione antidroga e antimafia:

  1. Angelo Bua;
  2. Salvatore Cannizzaro;
  3. Giosuè Cante;
  4. Salvatore Carani;
  5. Mario Castelli;
  6. Francesco Castiglione;
  7. Giovanni Castorina;
  8. Angelo Cutugno;
  9. Matteo D’Agosta;
  10. Pietro D’Amico;
  11. Giuseppe D’Arrigo;
  12. Francesco Pio Giuseppe Distefano;
  13. Gaetano Distefano;
  14. Loai Fdhili;
  15. Marco Gardali;
  16. Cristian La Verde;
  17. Vincenzo Licandro;
  18. Simone Lizio;
  19. Giuseppe Mazzarelli;
  20. Salvatore Messina;
  21. Michael Monreale;
  22. Corrado Gabriel Muscarà;
  23. Angelo Nicotra;
  24. Giuseppe Nigro;
  25. Emmanuel Nuccio;
  26. Gabriele Giovanni Pino;
  27. Vincenzo Pino;
  28. Giuseppe Pistone;
  29. Cristian Platania;
  30. Giuseppe Platania;
  31. Salvatore Sam Privitera;
  32. Antonino Pulvirenti;
  33. Antonino Raimondo;
  34. Giuseppe Santo Raineri;
  35. Alessandro Russo;
  36. Eduard Spati;
  37. Santo Tempera;
  38. Carlo Torrisi;
  39. Vito Vitale;
  40. Salvatore Zanti;
  41. Giuseppe Agatino Zuccari.

Gli altri 5 soggetti indagati nell’ambito dell’operazione (2 in comunità e 3 in Istituto penitenziario), all’epoca dei fatti erano minorenni.

Mafia e droga, le accuse

L’operazione Malerba ha consentito di disarticolare i vari gruppi criminali che gestivano numerose “piazze di spaccio” di droga nel popoloso quartiere di San Giovanni Galermo di Catania – via Capo Passero, coordinate e rifornite per conto del gruppo “Nizza”, inserito nella famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano.

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di: associazione finalizzata al traffico illecito di droga, aggravata dal “metodo mafioso” e dalle finalità di agevolare le attività di associazioni mafiose, nonché per acquisto e possesso di droga ai fini di spaccio.