I soggetti sono ritenuti responsabili di plurimi episodi di furti perpetrati mediante la tecnica delle “spaccate” ai danni di attività commerciali, gioiellerie, istituti di credito e uffici postali.
La Polizia di Stato di Siracusa, a conclusione di un’articolata e complessa attività investigativa, ha eseguito l’operazione New Holland. Il Gip ha emesso delle ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei componenti della “banda dell’escavatore”, cinque soggetti di Lentini e Francofonte.
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L’indagine ha consentito di individuare 5 soggetti ritenuti responsabili di rapina a mano armata e plurimi episodi di furti perpetrati mediante la tecnica delle “spaccate” ai danni di attività commerciali, gioiellerie, istituti di credito e di uffici postali.
Operazione New Holland, le indagini
Nel corso degli ultimi mesi, la pericolosa consorteria criminale ha portato a compimento una serie di azioni predatorie, avvalendosi sistematicamente di escavatori e autocarri. Questi, di provenienza furtiva, venivano impiegati per distruggere gli ingressi delle attività prese di mira. Il tutto con il fine di creare un varco che consentisse un rapido accesso ai locali e l’asportazione agevole delle casseforti.
L’attività di indagine dell’operazione New Holland consentiva di individuare nelle campagne di contrada “Cannellazza”, in territorio di Carlentini, la base operativa della “banda dell’escavatore”. Lì venivano pianificate le attività criminali e occultati i mezzi poi impiegati per il compimento delle spaccate. La scelta di questi rifugi operativi non avveniva in maniera casuale, giacché la loro collocazione strategica garantiva agevoli collegamenti con il territorio del calatino e della provincia nord di Siracusa. Nello specifico, le strade interne di Contrada Cannellazza permettevano una fuga più semplice laddove vi fosse stata la presenza delle forze dell’ordine.
L’utilizzo dell’elicottero del Reparto Volo di Palermo ed una serie di appostamenti nelle campagne di contrada Cannellazza consentivano al personale del Commissariato P.S. di Lentini di rinvenire, in più circostanze, escavatori e camion rubati in danno di aziende locali, nonché parte del bottino asportato a Vizzini in occasione del furto in danno di alcuni istituti bancari.
Il modus operandi
Le indagini, nel corso dell’operazione New Holland, hanno consentito di dimostrare come il gruppo criminale fosse strutturalmente organizzato e caratterizzato da una spiccata propensione a delinquere. Prima della realizzazione di ogni colpo, i membri dell’organizzazione eseguivano preliminari sopralluoghi nei punti di interesse. Ciò conferma una spiccata capacità operativa, mirata a massimizzare l’efficacia delle condotte delittuose e un rapido allontanamento dal teatro del delitto.
Tra i vari membri del commando, vi erano abili conduttori di escavatori, capaci di portare in esecuzione l’azione furtiva in pochi minuti. Inoltre, durante l’operazione New Holland, è stato accertato che i componenti del commando criminale avevano nella loro disponibilità armi e materiale esplodente. Quest’ultimo veniva impiegato per lo sfondamento degli ATM sottratti durante i colpi agli istituti bancari. I componenti della banda dell’escavatore, infatti, una volta asportati i bancomat riuscivano a farli esplodere attraverso la tecnica della “marmotta”. Questo consiste in un ordigno esplosivo che, una volta innescato, determina la detonazione della cassa che permette agli autori del furto di impossessarsi del denaro.
Nel corso della nottata, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Lentini e della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere dei 5 soggetti nel corso dell’operazione New Holland.