Ordine e Caos, lo scontro è continuo - QdS

Ordine e Caos, lo scontro è continuo

Carlo Alberto Tregua

Ordine e Caos, lo scontro è continuo

giovedì 17 Giugno 2021

Un dato è certo: quando c’è Caos, per esempio nelle istituzioni e nella Pubblica amministrazione, le cose non funzionano

Le persone potrebbero essere perfette? La risposta è negativa, perché se lo fossero non sarebbero umane. Però, dovrebbero avere la consapevolezza di migliorarsi continuamente per diventare più efficienti, operare meglio nel lavoro e nel sociale e, soprattutto, mettersi nelle condizioni di comprendere quello che è accaduto e quello che accade, in modo da partecipare ai fatti ed alle circostanze con consapevolezza e non facendosi trascinare o, peggio, andare in gregge ciecamente.

Ma non è facile vivere consapevolmente perché solo la conoscenza consente di capire, di sperimentare e di esplorare campi e settori per ognuno di noi spesso sconosciuti.

Per vivere in modo consapevole cosa ci vuole? Ci vogliono ordine e metodo in modo da combattere il Caos che è dentro di noi e che inevitabilmente si sposta all’esterno in modo casuale oppure determinato da altri che proprio nel Caos e dal Caos traggono benefici.
La questione che esponiamo è di facile comprensione, ma non di facile attuazione.

Vi è dunque uno scontro continuo fra Caos e Ordine. Vi sono persone che dicono di essere ordinate, ma sono caotiche, altre che non vogliono essere ordinate per nessuna ragione e terze che vivono bene nella confusione.
Noi non siamo nelle condizioni di indicare chi viva meglio, seppure propendiamo per l’ordine, tuttavia non ci permettiamo di criticare chi voglia vivere in maniera diversa.

Un dato è certo: quando c’è Caos, per esempio nelle istituzioni e nella Pubblica amministrazione, le cose non funzionano. Se una persona vuole vivere senza regole e senza ordine, è padronissima di farlo se tutto ciò la riguarda direttamente. Ma quando vive nella collettività, non ha più la facoltà di vivere in codesto modo perché laddove la libertà di azione confina con quella degli altri, bisogna che sia regolata senza remore.

Qualche volta sorgono i dubbi su come ci si debba comportare nella collettività. Anzi i dubbi dovrebbero essere una componente della nostra vita, del nostro modo di essere e di operare. Però, poi, fatte le necessarie valutazioni, i dubbi devono essere accantonati, prese le decisioni e imboccata la strada che si è scelta, pur sapendo che essa comporterà incerti risultati.

Per vivere ordinati occorre il desiderio di esserlo, poi occorrono disciplina, decisione e determinazione. Vivere in questo modo non è semplice, anzi si può dire che crei sofferenze. Una sofferenza continua. Ma è proprio la sofferenza che rafforza il carattere, che poi ci consente di operare in modo determinato per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo.

Quando non sappiamo qualcosa o quando qualcuno ci dice qualcosa, vi è una regoletta per chiarirci le idee ed è il cosiddetto gioco dei sette perché. In cosa consiste? Nel chiedere all’interlocutore, ovvero a noi stessi, di spiegarci ciò che sta dicendo ponendogli il primo perché. Alla sua spiegazione si pone il secondo perché e così via di seguito fino al settimo. Se l’interlocutore riesce, deve essere convinto delle sue argomentazioni e quindi noi possiamo anche accettarle in quanto ampiamente motivate e spiegate.

Solo comprendendo bene ciò che accade possiamo regolarci di conseguenza e quindi tentare di perseguire gli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere.

Per potere districarsi tra Ordine e Caos bisogna essere onesti con se stessi ed anche con il prossimo. Ma non basta proporsi di essere onesti. Occorre capire profondamente come esserlo perché nel tempo ogni atto che reca nocumento ai terzi, quasi inevitabilmente, si rivolta contro di noi. Se invece abbiamo il convincimento che essere onesti conviene, esso si tramuterà in un vantaggio.

Certo, per essere onesti bisogna seguire le famose quattro E: Etica, Economicità, Efficienza, Efficacia. Anche questo comportamento non è facile, però bisogna ricordarsi che vivere intensamente e completamente la vita non è per nulla facile.

Caos e Ordine, l’eterno dilemma, l’eterno bilanciamento che dobbiamo scegliere. A seconda di quale via imbocchiamo al bivio, la nostra vita sarà diversa. Non sappiamo però dirvi quale sia la migliore perché riteniamo che la libertà di ciascuno debba far capire il nocciolo della questione, a prescindere da chi lo spieghi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017