L’Ordine dei medici di Trapani condanna l’aggressione avvenuta ieri presso uno studio a Marsala dove una paziente è stata colpita da uno sconosciuto.
“Aggressione grave e inaccettabile”
Con una nota l’ordine definisce l’episodio “Grave e inaccettabile”. La lettera prosegue: ancora una volta, mette in evidenza la necessità di garantire sicurezza negli ambulatori e nei luoghi di cura sia pubblici che privati”.
La nota prosegue: “Un ringraziamento sentito va ai pazienti che erano presenti in sala d’attesa nel momento dell’aggressione e che sono prontamente intervenuti per scongiurare un aggravio della situazione. Di certo, però, il clima che sta vivendo la categoria medica in tutta Italia e, purtroppo, sempre più anche a queste latitudini, necessita di un ulteriore sforzo da parte delle Istituzioni”.
L’allarme dell’Ordine dei medici di Trapani
E ancora: “Ci preme sottolineare, infatti, che questo Ordine registra numerosi e crescenti allarmi da parte dei medici, i quali si recano al lavoro con sempre meno serenità. Chiediamo, pertanto, alle Istituzioni locali e alle Autorità competenti di attivarsi, anche con la nostra massima collaborazione, per rafforzare la sicurezza nei luoghi della sanità attraverso controlli più frequenti, sistemi di allarme e protocolli di rapido intervento. Riteniamo, infine, che sia necessario un incontro con il Prefetto, dottoressa Daniela Lupo, affinché si possa disporre una task force coordinata dalla Prefettura, con la partecipazione di Questura, Carabinieri, Polizia Municipale, ASP, Ordine dei Medici e rappresentanti dei sindacati di categoria”.
L’aggressione nello studio di via Finocchiaro Aprile
Il fatto di cronaca si è consumato ieri pomeriggio all’interno di uno studio medico di via Finocchiaro Aprile, a pochi passi dal centro storico. Il tutto è accaduto intorno alle 17 quando un uomo è entrata nella sala d’attesa e ha aggredito violentemente una paziente. Secondo quanto si è appreso, pare che l’aggressore avesse delle patologie. Sul posto è intervenuta la polizia e il personale del 118.

