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Ore calde per l’assessore Volo, l’opposizione: “Non risponde in Aula”

Ore calde per l’assessore Volo, l’opposizione: “Non risponde in Aula”
Assessore Giovanna Volo

Il caso del Pronto soccorso del “Cervello”, la polemica con i laboratori d’analisi, infine la seduta “saltata” all’Ars.

La seduta era in programma oggi alle 15. Ma, di fatto, non si è mai tenuta. Tutto rimandato. Del resto, l’Ordine del giorno prevedeva solo quel punto: “Svolgimento di interrogazioni di interpellanze alla rubrica ‘Salute’”. In pratica, era il momento per accorpare tutti gli atti ispettivi relativi alla Sanità, ai quali avrebbe dovuto rispondere l’assessore al ramo, Giovanna Volo. Ma, come detto, la seduta si è aperta e chiusa, con un rinvio alla prossima settimana e la comunicazione che l’assessore risponderà per iscritto. Quanto basta per fare infuriare l’opposizione: “L’assessore non era preparata”.

Ore calde per l’assessore

Non è certamente un momento semplice per la responsabile alla Sanità del governo di Renato Schifani. Le ultime ore, ad esempio, sono state accese dallo scontro con i rappresentanti della Sanità privata che hanno avviato uno sciopero di quattro giorni per protestare contro il mancato riconoscimento di 60 milioni di extrabudget per prestazioni già svolte. Gli stessi rapprentanti, di fronte a una nota dell’assessorato che disponeva un potenziamento del sistema sanitario pubblico per tamponare l’emergenza, hanno puntato il dito contro il rischio di un danno erariale, promettendo di “informare la Corte dei conti”.

Mentre i rappresentanti dei laboratori attaccavano, l’assessore cercava di risolvere un altro problema. Quello legato alle polemiche innescato dalla notizia della chiusura del Pronto soccorso dell’Ospedale Cervello di Palermo. Una vicenda, a dire il vero, sulla quale era intervenuto lo stesso governatore Schifani, promettendo presto una soluzione e, in un certo senso, “commissariando” l’assessore su quel fatto specifico.

Salta la seduta

Nel pomeriggio, l’ultima polemica. Come detto, è stata rimandata la seduta di Sala d’Ercole che oggi pomeriggio avrebbe dovuto discutere interrogazioni e interpellanze sulla rubrica sanità. All’Ars l’assessore alla Salute Giovanna Volo ha annunciato che gli uffici erano ancora a lavoro per le risposte.
“Tutto pensavamo, tranne di poter rimpiangere il disastroso governo Musumeci – commentano i deputati del M5S – L’esecutivo Schifani però ce la sta mettendo proprio tutta per farci cambiare idea: dopo una finanziaria tutt’altro da incorniciare, fa saltare una seduta d’Aula perché il suo assessore alla Salute è impreparata sulle interrogazioni. Tutto ciò è irrispettoso per il Parlamento e per i cittadini”. “Evidentemente – aggiungono – questo è l’atteggiamento che i governi di destra riservano alle interrogazioni parlamentari e ciò è inammissibile, soprattutto preso atto che i parlamentari di centrodestra, guarda caso, erano praticamente tutti assenti”. “L’assessore Volo – sottolinea il capogruppo M5S Antonio De Luca – poteva comunque rimanere in Aula anche per dare risposte sull’allarme lanciato dal direttore La Rocca sui quasi 400 milioni di euro da recuperare dalle spese sanitarie. Tema su cui ho chiesto alla presidenza dell’Ars che sia dedicata la prossima seduta”.

Le interrogazioni previste

Su cosa avrebbe dovuto rispondere l’assessore, sostenuto dai tecnici? Le interrogazioni e le interpellanze erano in realtà davvero numerose e varie. Si va dalle “iniziative al fine di sopperire alla carenza del radiofarmaco per gli esami di scintigrafia nelle aziende del Servizio sanitario regionale”, all’interrogazione sui “rimborso degli arretrati ai titolari dei negozi specializzati nella vendita di alimenti per le persone affette da celiachia”. Non mancano poi i temi legati al personale, compreso quello esterno, citato nell’interrogazione che chiedeva chiarimenti sulla “procedura di selezione di professionisti per il conferimento degli incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella Regione siciliana”. E ancora, ecco i temi della salute mentale e delle demenze senili, i chiarimenti sugli ospedali di Partinico, Corleone, Lentini, Mussomeli e Gela, dei policlinici di Catania e Messina, e le questioni sui contratti dei precari. Tutti temi caldi, soprattutto in un momento così complicato. Tutto rimandato, quindi, alla prossima settimana.