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La Sanità privata non molla, lo sciopero continua: “E ci rivolgeremo alla Corte dei conti”

redazione

La Sanità privata non molla, lo sciopero continua: “E ci rivolgeremo alla Corte dei conti”

Sonia Sabatino  |
martedì 21 Febbraio 2023

Aderiscono quasi tutti i centri convenzionati. Il governo prova a rivolgersi al sistema sanitario pubblico.

Prosegue come previsto lo sciopero delle strutture sanitarie accreditate con un’adesione molto alta, infatti, il 95% degli ambulatori presenti nei capoluoghi di provincia e nei grossi centri sono chiusi. Nelle zone periferiche o nei piccoli centri si arriva all’80% di serrande abbassate. L’assessore Volo intanto corre ai ripari ma i coordinatori del CIMEST, Salvatore Gibiino (SBV) e Salvatore Calvaruso (ARDISS-FKT) parlano di “un ricatto bello e buono a spese dei contribuenti siciliani al quale noi non vogliamo e non possiamo sottostare. Informeremo la Corte dei conti di un possibile danno erariale”.

La Volo e Requirez corrono ai ripari

L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, e il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, intanto hanno elaborato un piano operativo per fronteggiare la sospensione delle attività di laboratorio da parte delle strutture private che hanno aderito allo sciopero. Per cui hanno inviato alle aziende e agli enti del servizio sanitario pubblico regionale una comunicazione con le strategie da mettere in campo per limitare i disagi ai cittadini. Prevedendo anche la possibilità di fare ricorso a “prestazioni aggiuntive”, l’assessorato ha chiesto che venga disposta “con immediatezza, una rimodulazione delle attività di laboratorio, ampliando le agende e garantendo dalle 8 alle 20, le attività di accettazione, pagamento, prelievo, analisi e refertazione”. Inoltre, ha invitato le strutture a massimizzare gli spazi destinati all’accoglienza dei cittadini “per far fronte all’inevitabile incremento di afflusso che interesserà tutte le strutture pubbliche”. Le azioni di intervento dell’assessorato si limitano, però, ai laboratori di analisi, senza contare che fino a venerdì saranno chiusi tutti gli ambulatori accreditati siciliani che hanno aderito allo sciopero, come i radiologi, i cardiologi, i fisiatri, gli oculisti ecc…

Tensione durante l’odierno incontro in assessorato

Dopo l’incontro tenutosi giorno 16 in assessorato con i laboratori di analisi per l’istituzione di un tavolo tecnico, si è tenuto oggi quello con i fisiatri. Nuovamente l’assessore Volo ha chiesto di sospendere lo sciopero, perché non ritiene questa una condizione favorevole al dialogo, ma i sindacati non sono disposti ad accettare soltanto 10 milioni in più di quelli previsti, per il pagamento di 60 milioni di prestazione aggiuntive già effettuate dalle strutture accreditate. «Qui il problema non è relativo soltanto ai laboratori di analisi, ma a tutte le strutture private convenzionate – precisa il sindacalista Salvatore Gibiino – Nel pubblico le prestazioni vengono pagate tre volte in più rispetto al privato, quindi per fare smacco a privati accreditati aumenterà la spesa pubblica a danno dei bilanci della regione. Lo sciopero prosegue». E adesso il rischio è che la vicenda finisca sul tavolo dei magistrati contabili.

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