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Ore di cassa integrazione, in crescita in quasi tutta Italia ma non in Sicilia: i dati

Ore di cassa integrazione, in crescita in quasi tutta Italia ma non in Sicilia: i dati

In Sicilia trend negativo con una riduzione del -25,3%, con solo la Calabria che ha fatto peggio con il -54,4%: cosa dicono i dati

In Italia aumentano in media il numero di ore di cassa integrazione, con un +21,8% nel primo semestre nel 2025 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma in Sicilia il trend è inverso, vi è una riduzione del -25,3%, con solo la Calabria che ha fatto peggio con il -54,4%. Questi sono i dati della Cgia di Mestre con il report appena pubblicato che vede il Molise crescere con un balzo del +254,6%.

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Il report della Cgia: i dati delle ore di cassa integrazione in Sicilia

Nei primi tre anni di governo Meloni, il numero complessivo degli occupati presenti in Italia è cresciuto di un milione di unità, toccando a luglio il record a quota 24,2 milioni. Ma “a queste note positive si contrappone, purtroppo, l’andamento della cassa integrazione” con un numero di ore autorizzate che nel primo semestre di quest’anno, a confronto con lo stesso periodo del 2024, è salito di quasi il 22 per cento. Lo segnala l’Ufficio studi della Cgia ricordando che nei primi sei mesi del 2025 l’ammontare ha toccato i 305,5 milioni di ore, 54,7 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2024.

Analizzando le singole tipologie di intervento, la Cgia sottolinea come la Cig in deroga, sebbene sia costituita da un monte ore molto contenuto, è crollata del 70 per cento, la Cig ordinaria è cresciuta “solo” del 7,3%, mentre la Cig straordinaria ha subìto una impennata del 46,4%. “Un incremento, quest’ultimo, molto allarmante che segnala inequivocabilmente le difficoltà che in questo periodo stanno vivendo alcuni settori, in particolare della nostra manifattura” osserva l’associazione.

Chi sale e chi scende in Sicilia

L’incremento nei dati della Cig ci sono solo tre province siciliane, ovvero:

  • Siracusa +88,6%
  • Agrigento +34,7%
  • Ragusa +15,2%

Scendono le restanti province siciliane:

  • Catania -37,7%
  • Trapani -36,6%
  • Caltanissetta -32,5%
  • Palermo -27%
  • Messina -21,8%
  • Enna -14,5%