I pazienti hanno denunciato le pessime condizioni igienico sanitarie in cui si trova il presidio sanitario.
Condizioni di degrado al Pronto soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Da una recente segnalazione, abbiamo ricevuto foto e video che raccontano le condizioni precarie in cui versano il reparto.
Il video choc all’interno dell’ospedale di Agrigento
Nel video e nelle foto, che abbiamo deciso di pubblicare e mostrarvi (guarda in alto), si vede come nel reparto del pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento, mancano posti letto, decine e decine di persone, maschi e femmine indistintamente, ognuna assistita da un familiare, ammassate (per diversi giorni, stando alle dichiarazioni della segnalazione, ndr) in un grande stanzone improvvisato del pronto soccorso, in attesa di un posto letto di qualche reparto, un solo bagno, sporco e senza carta igienica.
La denuncia di una paziente che ha documentato le condizioni del pronto soccorso
La situazione di grave criticità in cui versa l’ospedale di Agrigento, è testimoniata dalle foto e dal video (guarda in alto) e dalle dichiarazioni fornite dalla segnalazione, ovvero una ragazza ricoverata in pronto soccorso di Agrigento per cinque giorni per un caso di morbillo, scambiato per mononucleosi.
“E’ colpa della cattiva amministrazione della sanità in Sicilia, non dei medici”
“Non puntiamo il dito contro medici e personale ospedaliero, che al pari degli utenti, pagano il prezzo di una cattiva amministrazione della sanità pubblica in Sicilia, ma vogliamo capire le cause dei disservizi al Pronto soccorso dell’ospedale e, se vi siano errori, negligenze o omissioni che possano configurare ipotesi penalmente rilevanti, come l’omissione di soccorso, vogliamo che vengano perseguiti i responsabili”, dichiara il responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza enti Locali del Codacons, Giuseppe Di Rosa che ha annunciato un esposto alla Procura di Agrigento.
Le criticità all’ospedale di Agrigento
Non solo carenza igienico sanitaria, ma anche carenza di personale, ci sono due soli medici di turno, a volte anche uno, pochi infermieri e personale OSS (operatori socio sanitari, ndr) in servizio.
L’assessore alla salute di Agrigento
“Turni massacranti, a volte i medici si devono dividere tra due ospedali, e la gente aspetta il ricovero perché i reparti sono ingolfati. Bisognerebbe aprire le geriatrie negli ospedali di periferia, vedi Licata dove in alcuni reparti l’indice occupazionale è basso in modo da ottimizzare risorse”, dichiara Giovanni Vaccaro, cardiologo e assessore alla salute del Comune di Agrigento. “Ma tra tutto il caos del pronto soccorso il mio plauso va al primario Sergio Vaccaro che a volte fa turni di 12 ore per assistere i malati e dare tutte le cure necessarie” – aggiunge l’assessore.
“C’è chi muore in attesa di ricovero”
Nell’”inferno generale” del pronto soccorso c’è chi muore in attesa di un ricovero.
L’ultimo caso è accaduto lo scorso 23 gennaio, a morire dopo più di dodici ore è stata una anziana donna, in attesa di essere ricoverata.
“Abbiamo disposto l’ispezione il giorno stesso. Mi è stato detto che non è stata 12 ore in pronto soccorso ad aspettare chissà che, ma in queste dodici ore ha fatto accertamenti diagnostici che dovevano servire per tentare di curarla, evidentemente non ci siamo riusciti”, così il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia ai microfoni del programma rai “Agorà”.
Irene Milisenda