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Ospedale Gravina di Caltagirone, entro luglio nuovi concorsi

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Ospedale Gravina di Caltagirone, entro luglio nuovi concorsi

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giovedì 27 Maggio 2021

Il manager dell’Asp Ct, Maurizio Lanza, ha incontrato le delegazioni di CGIL (Fp Calatino e Medici), CISL (Medici), UIL (Fpl e Medici), FIALS e FSI-USAE, per discutere sulle strategie aziendali.

CATANIA
– Ospedale “Gravina” di Caltagirone: 43 milioni di euro di investimenti in
opere pubbliche realizzate e da realizzare entro il primo trimestre del 2022;
10 milioni di euro per nuove attrezzature; l’acquisto della Tac a 128 strati e
entro luglio l’avvio di nuovi concorsi per le discipline nelle quali si avranno
carenze.

Sono
alcuni dei dati presentati dal manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza,
alle delegazioni di CGIL (Fp Calatino e Medici), CISL (Medici), UIL (Fpl e
Medici), FIALS e FSI-USAE, nel corso dell’incontro di ieri, presso la Direzione
Generale dell’Azienda sanitaria catanese, per discutere sulle strategie
aziendali relative al “Gravina” e risolvere le criticità del Presidio.

Presenti,
per la parte sindacale, Enzo Maggiore, Sandro Sammartino, Francesco Barone e
Giuseppe Castronuovo (CGIL Fp Calatino e Medici), Massimo De Natale (CISL
Medici), Fortunato Parisi, Stefano Passarello e Filippo Bentivegna (UIL Fpl e
Medici), Agata Consoli (FIALS) e Salvatore Bellia (FSI-USAE).

Nel
corso dell’incontro, i rappresentanti sindacali hanno presentato al manager
Lanza una piattaforma sindacale per l’Ospedale di Caltagirone chiedendo:

  • la
    definizione di tutte le procedure concorsuali per i primari entro il mese di
    settembre
  • l’accelerazione
    delle procedure concorsuali per i dirigenti medici
  • la
    condivisione della Dotazione organica e del Piano del fabbisogno del personale
  • la
    sottoscrizione di nuove convenzioni per prestazioni specialistiche con Aziende
    sanitarie per le discipline più in sofferenza
  • l’integrazione
    del Tavolo permanente della salute per dedicare maggiore attenzione alle realtà
    periferiche della provincia
  • l’individuazione
    di forme di incentivazione e di ristoro per gli operatori che prestano il loro
    servizio in sedi di lavoro lontane dal centro o disagiate
  • la
    valorizzazione delle eccellenze presenti nell’Ospedale
  • il
    rilancio della Fisiatria del Presidio di Santo Pietro.

Il
manager Lanza, accogliendo le richiese dei sindacati, ha sottolineato la
completa coerenza con gli obiettivi strategici aziendali. «Si lavora e si
programma non sulle percezioni e i pregiudizi, ma a partire dai numeri» ha
detto ringraziando i presenti per il senso di responsabilità e l’attenzione
espresse.

Prima questione affrontata durante
l’incontro è stata la difficoltà di reperimento del personale.
Lanza ha elencato
i provvedimenti adottati dalla Direzione Aziendale nel corso del suo mandato:
dalla nomina di sei nuovi primari, dei dirigenti responsabili delle Unità
operative semplici e del nuovo direttore amministrativo del Presidio, al
conferimento degli incarichi di sostituzione dei direttori delle strutture;
dalle procedure concorsuali in itinere all’assunzione di nuovo personale.

Sulla
criticità nel reperimento di personale medico ha, quindi, evidenziato «le
“carenze di sistema”, per il noto difetto di programmazione degli ingressi
nelle Scuole di specializzazione, che causano la sofferenza delle sedi più
periferiche. Per quanto ci riguarda – ha spiegato – Caltagirone, Militello e
Bronte risentono maggiormente del più alto appeal delle sedi catanesi e
dell’immediato hinterland. Il lungo blocco nelle assunzioni ed i
prepensionamenti per “Quota 100”, “Opzione donna” e “Ape sociale” hanno reso il
compito ancora più difficile nella gestione del turnover».

Nel
caso dell’Ospedale di Caltagirone, le discipline maggiormente critiche sono:
Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia, Medicina, Lungodegenza e
Cardiologia.

In merito alle carenze di personale
infermieristico

la dotazione organica approvata con Deliberazione n. 1850 del 2017 prevede
presso il “Gravina” 337 unità a fronte delle 299 unità in servizio al 1 maggio 2021, attestando la carenza a
-11% rispetto alla Dotazione.

Lanza
ha, quindi, indicato tempi e modalità
per il reperimento del personale carente
e ha annunciato anche nuove
iniziative.

«Sono
pronto – ha detto – anche a soluzioni forti per salvaguardare la struttura,
garantire la continuità dei servizi ai cittadini e riconoscere il merito dovuto
agli operatori che con spirito di servizio e abnegazione, con il loro
quotidiano lavoro hanno mantenuto alti i livelli assistenziali dell’Ospedale,
con esempi di eccellenza».

Focus anche sugli investimenti sia in lavori
pubblici, sia in attrezzature.

I
rappresentanti sindacali hanno riconosciuto l’impegno profuso dalla Direzione
Aziendale per dare risposte alle aspettative di salute dei cittadini e hanno
sottolineato il grande spirito di sacrifico del personale tanto del “Gravina”,
quanto delle altre sedi lavorative dell’Asp di Catania.

«Il
“Gravina” – hanno detto – è una struttura solida. Per affrontare le criticità
serve un comune impegno e una nuova programmazione che insieme vogliamo portare
avanti e concretizzare. Gli allarmismi non servono a nulla, anzi generano
sfiducia nella struttura e creano disagi ai cittadini».

I sindacati hanno anche sottolineato la
necessità di guardare al consolidamento della rete assistenziale calatina in
un’ottica di sinergia

con l’Ospedale di Militello e di integrazione
sia con i Distretti Sanitari di Caltagirone e Palagonia, sia con le realtà
socio-assistenziali presenti nel Calatino, in particolare le RSA di Grammichele
e Ramacca. Analoghe richieste sul versante dei concorsi a partire dalla rapida
definizione delle procedure per la nomina dei direttori dei Distretti sanitari.

Riservandosi
poi di presentare al manager Lanza una ulteriore piattaforma di lavoro per i
servizi territoriali, i rappresentanti sindacali hanno chiesto l’aggiornamento
dell’incontro alla prima decade di giugno.

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