Ospedale Lipari, si chiede riapertura: "Rivedere Balduzzi" - QdS

Ospedale di Lipari, comitati e associazioni chiedono la riapertura: “Rivedere legge Balduzzi”

Ospedale di Lipari, comitati e associazioni chiedono la riapertura: “Rivedere legge Balduzzi”

Giuseppe Bonaccorsi  |
venerdì 23 Dicembre 2022

Si fanno sentire ancora i comitati pro apertura dell'ospedale di Lipari: "Urge superare grave carenza dei medici e riconoscere le prerogative di insularità".

I Comitati per la salute unitamente alle Associazioni eoliane scrivono agli enti preposti alla programmazione e alla gestione dei servizi sanitari per sollecitare ancora una volta la necessaria attenzione sul sistema sanitario locale.

Sul fronte de piccoli ospedali piove sul bagnato. Dopo la protesa de comitati pro salute dell’Agrigentino in difesa degli ospedali girgenti e il nodo della Cardiologia del “Gravina” di Caltagirone e della carenza di medici nei Pronto Soccorso periferici di mezza Sicilia, adesso a farsi sentire sono stati i comitati pro ospedale e le associazioni delle Isole Eolie a tutela del piccolo ospedale di Lipari.

Trenta associazioni scrivono a Governo e Regione

In una nota dettagliata, trasmessa all’assessorato regionale alla Salute a mezzo Pec e sottoscritta da 30 associazioni si ribadisce la necessità di tenere alta l’attenzione su un tema molto sensibile che a più riprese nell’ultimo decennio ha occupato e preoccupato i cittadini eoliani facendo anche registrare fatti gravissimi sfociati in importanti proteste come l’ultima di pochi mesi fa, la processione per le vie di Lipari con tanto di “tabuto” portato a spalla dai componenti del comitato pro ospedale.

Il mondo dell’associazionismo eoliano fotografa la situazione attuale rispetto alle falle dell’offerta sanitaria locale e formula precise istanze tanto a livello nazionale (presidenza del Consiglio, Ministero), quanto a livello regionale (presidenza, assessorato, dipartimento e VI commissione all’ARS), provinciale (ASP) e locale (Distretto Sanitario e Comuni), in attesa di essere incontrati per poterne meglio approfondire le criticità.

Continua la gravissima carenza di medici

Nella nota i componenti fissano l’attenzione sull’assenza di medici rispetto alla pianta organica in vigore – alla Regione e all’Asp – e si chiede che questa venga completata e, quindi, potenziata. Inoltre le associazioni e il comitato chiedono di adeguare i posti di degenza, i servizi sanitari resi dal Distretto Sanitario e di rivedere e rafforzare i presidi di continuità assistenziale delle isole periferiche dove sino a qualche mese fa non c’erano neanche ambulanze di 118 idonee al soccorso.

Serve un presidio sanitario che garantisca sicurezza

L’intento della nota inviata alla Regione mira ad ottenere una sanità che sia davvero in grado di far fronte alle reali peculiarità ed esigenze del territorio, prevedendo un ospedale che operi conformemente ai requisiti di sicurezza e ai livelli essenziali di assistenza.

Nella nota si avanza, inoltre, espressa richiesta alla Regione di voler avviare la procedura per la riapertura di un punto nascita in deroga, così come previsto dall’art. 1 D.M. 11.11.2015 che consente di mantenere punti nascita con volumi di attività inferiori a 500 parti/annui e in condizioni oro-geografiche difficili.

Puntare a rivedere la Balduzzi

La nota fa seguito agli ultimi incontri che il sindaco di Lipari, Raccolto Gullo, d’intento con gli altri primi cittadini dell’arcipelago (i tre Comuni dell’Isola di Salina) ha avuto con referenti regionali e nazionali ai quali è stato chiesto una revisione della legge Balduzzi.

Al ministero, viste anche le istanze avanzate congiuntamente dalle amministrazioni e dai consigli comunali eoliani, è stato chiesto di intraprendere le iniziative necessarie ai fini di una deroga alla normativa nazionale, in attuazione del dettato costituzionale recentemente modificando all’art. 119 dove nel riconoscere espressamente le peculiarità delle Isole ci si impegna a promuovere le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.

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