Ospedale Lipari, l'appello del sindaco: "Chiediamo la revisione della Balduzzi" - QdS

Ospedale Lipari, l’appello del sindaco: “Chiediamo la revisione della Balduzzi”

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Ospedale Lipari, l’appello del sindaco: “Chiediamo la revisione della Balduzzi”

Giuseppe Bonaccorsi  |
domenica 24 Luglio 2022

Riccardo Gullo: "Azione congiunta e forte di tutti i sindaci dell'arcipelago per una assistenza che sia garantita"

“Il nostro obiettivo è  la revisione della Legge Balduzzi”. Lo ha detto il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo che con i suoi colleghi di S. Marina Salina, Domenico Arabbia, Clara Rametta di Malfa e Giacomo Montecristo, primo cittadino di Leni, ha tenuto nel Comune di Lipari alcune riunioni congiunte per avviare una azione sinergica e forte nei confronti di Stato e Regione a tutela dei diritti costituzionali e fondamentali dell’assistenza pubblica nelle isole minori dove, a causa dei pesanti tagli perpetrati negli anni, c’è una carenza di organico che mette a rischio anche l’assistenza sanitaria di base.

“Noi intendiamo avviare una azione che deve essere risolutiva – aggiunge Gullo -. Sappiamo che il commissario dell’Asp Messina, Bernardo Dino Alagna, ha pubblicato alcuni bandi ad hoc per reperire il personale occorrente per garantire l’estate. Noi invece vogliamo ragionare sotto un diverso aspetto che è quello di capire come si è arrivati in questo stato e, quindi, chiedere una revisione della Balduzzi, anche alla luce dei dettati costituzionali sulle isole minori.

Non solo emergenza degli ospedali, tutte le criticità nelle isole Eolie

E’ chiaro che il problema dell’ospedale non è soltanto quello più importante che affligge l’arcipelago.

In queste isole ci sono anche altre emergenze come quelle della scuola e dei trasporti. Se dovessimo applicare i criteri della Scuola, col numero degli alunni per aula, ad Alicudi e Filicudi, il meccanismo non funzionerebbe.

Quindi lo Stato deve dirci se la scuola in queste isole deve esistere o no. E se deve continuare ad esserci dobbiamo ragionare sui requisiti tramite i quali questa scuola possa continuare a funzionare anche nelle aree più isolate e non causare, invece,  lo spopolamento invernale che è una delle piaghe maggiori di questi territori”.

I comitati salute contro l’accordo con l’ospedalità privata

Intanto i “Comitati per la Salute Sicilia hanno fortemente criticato con una nota il recente accordo tra la Regione e l’ospedalità privata. “L’assessorato alla Salute ha chiuso l’accordo relativo ai tetti di spesa per l’assistenza ospedaliera privata per il biennio 2022-2023 – scrivono in una nota congiunta i comitati –  . Il documento firmato dall’assessore Ruggero Razza e dai rappresentanti di Aiop e Aris fissa uno stanziamento di 7 milioni con la scusa di abbattere le liste di attesa e altri 25 per le prestazioni di alta complessità erogate dal sistema delle case di cura private. I comitati per la Salute Sicilia rifiutano l’accordo. Ancora una volta la Regione, attraverso il presidente Musumeci e il suo assessore Razza, contribuisce alla chiusura di ospedali, reparti, punti nascita pubblici a favore di una sanità privata”.

Giuseppe Bonaccorsi

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