Cinema, “Over the Moon” - Il fantastico mondo di Lunaria - QdS

Cinema, “Over the Moon” – Il fantastico mondo di Lunaria

Francesco Torre

Cinema, “Over the Moon” – Il fantastico mondo di Lunaria

giovedì 05 Novembre 2020

Coloratissima versione di un topos fondativo dell’arte cinematografica, il viaggio sulla Luna, da Melies in poi. La vicenda della piccola Fei Fei, colta di sorpresa dall’idea del padre di risposarsi e pronta a sbarcare sul suolo lunare

OVER THE MOON – IL FANTASTICO MONDO DI LUNARIA
Regia di Glen Keane.
Usa/Cina 2020, 95’.
Distribuzione: Netflix

Figlio spurio dei Disney Studios, “Over the Moon” propone una coloratissima versione di un topos fondativo dell’arte cinematografica, il viaggio sulla Luna, gioca sovente e in maniera intelligentemente ironica con i rimandi alle illusorie invenzioni di George Méliès e trova nell’unione tra scienza e tradizione popolare, tra oriente e occidente, tra classicità e contemporaneità un notevole equilibrio stilistico e narrativo al servizio di una storia di formazione ed elaborazione del lutto.

Il frequente ricorso alle canzoni (tipico dei film Disney anni ‘90 del periodo noto come Rinascimento, di cui Glen Keane, qui regista, fu uno dei principali animatori) permette sin dal primo atto di realizzare sequenze di montaggio particolarmente elaborate, sviluppate su archi temporali molto lunghi, che impressionano per sapienza narrativa, ritmo e approfondimento psicologico.

La vicenda della piccola Fei Fei, colta di sorpresa dall’idea del padre di risposarsi e pronta a sbarcare sul suolo lunare per incontrare la leggendaria Chang’e, ristabilire un contatto con la madre morta e impedire la nuova unione, coglie sfumature importanti del rito di passaggio dalla giovanezza all’età adulta e illustra perfettamente quella tipica angoscia preadolescenziale che si compone di rabbia, resistenza alle novità, immaginazione sfrenata e ipersensibile ostinazione. Le corse in bici della ragazzina per consegnare dolcetti della luna in una città galleggiante e magica come una Venezia orientale rappresentano l’occasione – come già in “Big Hero 6”, film con il quale è possibile cercare delle assonanze – per mostrare scenari visionari di una metropoli contemporanea in cui convivono le grandi opere tecnologiche e le distese di grano, lo yoga all’aperto e i mercati rionali. Un contesto, cioè, ideale per il volo dell’immaginazione cui l’intreccio conduce i protagonisti più giovani, accompagnati da un coniglio e guidati da un’immagine di straordinaria bellezza come quella di un bellissimo uccello piumato bianco che si libra armonioso fino a perdersi nella luce della luna. È in questo momento, davanti alla tipica pozza d’acqua che induce tutte le principesse Disney a esibirsi in temi musicali di incoraggiamento verso le difficili avventure della vita, che Fei Fei intona la canzone portante del film, “Volo via”, raccoglie tutta la forza interiore per costruire un improbabile missile a forma di coniglio e si proietta sulla superficie di Lunaria.

Il film, che fino a questo momento ha stregato per la vivacità di colori e scenari, qui vede una vera e propria esplosione creativa. Le mirabolanti architetture futuristiche di una città che si sviluppa in verticale, il parossismo cromatico di una palette che non rinuncia a nessuna sfumatura dei colori dell’arcobaleno, l’apparizione dell’agognata dea nelle vesti di una popstar dalle movenze sinuose segnano momenti di vero rapimento estatico. È in questa parte centrale, però, che la sceneggiatura sembra arrancare, disunirsi, tra inutili (anche se visivamente brillanti) fughe narrative di personaggi secondari, scene d’azione abbastanza convenzionali e il ricorso a nuovi alleati/mentori.

Senza cedere alla più classica delle riconciliazioni amorose (vissuta invece con la disperazione di un’esperienza onirica), il film nel finale recupera forza e profondità, ponendo la protagonista e il suo alter ego lunare di fronte al dolore e all’accettazione della sua permanenza suggerendone un superamento che ricorda il richiamo ghibliano a saper vivere il proprio tempo.

Voto: ☺☺☺☺☻

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017