Circa 800 immobili confiscati alla mafia andranno alle famiglie palermitane grazie ad un protocollo di intesa tra Comune di Palermo, Legacoop Sicilia e CNA (Confederazione nazionale della Piccola e Media impresa) firmato durante “MADREA – La cooperazione in festa” in corso ancora oggi all’Orto Botanico. L’intento è quello di costruire un vero processo sostenibile per recuperare circa 800 immobili già confiscati alla mafia a Palermo e in provincia, e destinarli a famiglie non abbienti, giovani coppie, anziani, studenti, insomma fasce di cittadini che hanno difficoltà a pagare affitti consistenti.
“Sostenere accesso democratico alla casa”
“In Italia circa 5 milioni di cittadini hanno difficoltà a sostenere i costi di un affitto. L’ambizione di questo protocollo è quello di creare una filiera cooperativa per sostenere l’accesso democratico alla casa, utilizzando risorse nazionali e sovranazionali come sono quelle della Banca del Consiglio d’Europa“, dice Rossana Zaccaria, presidente Associazione nazionale Legacoop Abitanti.
“Accordo storico che unisce CNA e Legacoop”
Per Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia, “diamo un messaggio di speranza per tutte quelle famiglie che vivono nel degrado e che devono poter aspirare ad altro”. “È un accordo importantissimo che unisce per la prima volta CNA e Legacoop: ristruttureremo beni sottratti alla mafia, quindi simbolo del male, per farli diventare esempio del bene”, interviene il presidente di CNA, Domenico Provenzano.
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