Presentato il 7° Report "Un cuore che vede dove c'è bisogno d'amore" realizzato dall'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse
La Caritas diocesana di Catania ha presentato il 7° Report “Un cuore che vede dove c’è bisogno d’amore” realizzato dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse. Mesi e mesi di lavoro per la raccolta di dati e numeri che consentono di tracciare un bilancio sull’anno appena concluso e, di conseguenza, capire anche l’andamento dell’impegno futuro. Sono 37 le parrocchie che partecipano al report e forniscono un’osservazione più dettagliata e capillare sui bisogni del territorio. Ad essere aiutate, solo nel 2024, sono state oltre 6 mila persone attraverso aiuti alimentari, spese sanitarie e pagamenti di utenze. Il Welfare delle Parrocchie, oltre alla Caritas parrocchiale, ha fornito però anche un grande aiuto attraverso i Centri di Ascolto per risolvere e venire incontro alle principali problematiche, molto radicate, tra cui povertà occupazionali, separazioni, solitudine e dipendenze.
L’intervento dell’Arcivescovo Mons. Luigi Renna
“Il report – ha dichiarato l’Arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna – ci permette di avere un quadro completo su tutti i bisogni e sui servizi che si erogano da parte di tanti volontari. Oltre ai bisogni primari c’è soprattutto tanto ascolto perché non si tratta semplicemente di mettere un pane nelle mani delle persone ma anche di creare con loro delle relazioni, di incrociare i nostri sguardi con queste persone.”
“Quest’anno – ha continuato Renna – per l’Anno Giubilare abbiamo un progetto nuovo al quale l’Arcidiocesi di Catania ha aderito, il microcredito sociale ‘Mi fido di noi’, una forma di prestito che si poggia su una Fondazione antiusura che permette anche di accompagnare le famiglie a saper risparmiare. Ma abbiamo bisogno di sviluppare altri progetti tra cui quello del dormitorio. Speriamo che l’anno prossimo potremo dare la buona notizia della sua realizzazione. Abbiamo individuato un immobile, adesso dobbiamo lavorarci e trovare le risorse che ci permettano di realizzarlo e di renderlo fruibile.”
I dati del 2024
Secondo i dati raccolti dall’Help Center, nel 2024 ci sono stati oltre 15 mila interventi di aiuto strutturato, 4 mila in più dello scorso anno, che equivalgono a circa 350 persone al giorno in cerca di aiuto. Principalmente sono uomini disoccupati e compresi nella fascia d’età tra i 25 e i 54 anni che hanno chiesto aiuto per ricevere un pasto caldo a colazione e a cena, una doccia ma anche un semplice taglio di capelli. Bisogni di prima necessità a cui però si affiancano anche richieste di aiuto per poter avere alimenti e prodotti per l’infanzia, consulenza legale, psicologica e sanitaria. Tanto ascolto per venire incontro alle persone fragili e che ogni giorno si ritrovano a dover affrontare solitudine, disagi sociali ed emarginazione, oltre che anche dipendenze. Ad aumentare sono anche i nuovi iscritti che si sono avvicinati nell’ultimo anno al mondo della Caritas. Sono stati infatti 1.020 i nuovi utenti, anche se ad allarmare resta sempre la fascia d’età, compresa tra i 25 e i 54 anni.
“Lottiamo contro il disagio sociale con la generosità dei nostri volontari”
“Ogni giorno interveniamo sul disagio sociale – ha sottolineato il direttore della Caritas diocesana di Catania, don Nuccio Puglisi – attraverso l’opera generosa e disponibile di tantissimi volontari, non solo della Caritas ma di tante altre associazioni presenti sul territorio. I numeri sono in aumento ma sono in aumento anche l’intervento e la generosità di tante persone che ogni anno si mettono al servizio. Tutto quello che riguarda i servizi a bassa soglia è già ampiamente coperto ma vogliamo sicuramente implementare la nostra presenza all’interno delle scuole per poter fare formazione ai giovani ed educarli alla carità.”
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI