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Palermo, affidamento del bambino scampato alla morte: la querelle tra i parenti

Palermo, affidamento del bambino scampato alla morte: la querelle tra i parenti
martello-giudice-tribunale Pixabay

Il padre, un professore universitario, aveva perso nel 2021 la moglie, quando il piccolo aveva solo due anni e tre mesi.

Domani, 21 giugno 2024, si terrà il pronunciamento del giudice sull’affidamento del bambino scampato alla morte a Palermo. Il piccolo è finito al centro di una querelle giudiziaria che vede da un lato un cugino paterno e dall’altro nonni e zii materni.

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L’affidamento del bambino a Palermo

Alla vigilia di Natale del 2023, infatti, il piccolo è scampato alla morte quando il padre si è lanciato con lui di quasi cinque anni dal balcone della sua abitazione. Questa si trovava al sesto piano di una palazzina in via Ausonia, a Palermo. Il padre, un professore universitario, aveva perso nel 2021 la moglie, quando il piccolo aveva solo due anni e tre mesi.

La procedura di affidamento potrebbe portare il piccolo in Svizzera, precisamente a Zurigo, a oltre mille chilometri dai nonni e dalla zia materna che invece, vorrebbero rimanesse con loro. Anche un cugino del padre ha chiesto l’affidamento del bambino.