PALERMO – Denaro fresco in arrivo per le asfittiche casse della Rap. Il Consiglio comunale ha stanziato 20 milioni per far fronte ai costi extra sostenuti dalla società di igiene ambientale sia per il trasporto dei rifiuti fuori provincia a causa della saturazione della sesta vasca di Bellolampo sia per lo smaltimento del percolato delle vasche sature.
Lo stanziamento è conseguenza di un accordo tra la Rap, l’Amministrazione comunale e la curatela fallimentare dell’ex Amia. La somma è stata prelevata da un fondo di 40 milioni accantonato nel Rendiconto 2022, votato a settembre da Sala Martorana. Un’autentica boccata d’ossigeno per la società di piazzetta Cairoli, che ha chiuso in negativo anche il terzo trimestre di quest’anno e che non ha ancora approvato i suoi bilanci.
Non a caso i sindacati invitano a volare basso: “Bene il riconoscimento dei 21 milioni da parte del Comune di Palermo – ha detto il commissario straordinario della Uil Trasporti Sicilia, Katia Di Cristina – sono risorse indispensabili per l’ordinaria gestione aziendale della Rap. Siamo ancora in attesa, però, degli ulteriori crediti. A destare preoccupazione, invece, è l’ulteriore rinvio dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2022. Ma anche la mancata ricapitalizzazione della società, il ritardo delle assunzioni dei 46 autisti e dei 300 operai e, infine, l’utilizzo dei nuovi mezzi aziendali, già presenti negli autoparchi ma ancora oggi fermi. Insieme alle altre organizzazioni sindacali, che dopo mesi hanno finalmente deciso di condividere la nostra posizione, non intendiamo più rinnovare i precedenti accordi di secondo livello. Con le turnazioni in atto, infatti, è a rischio la sicurezza dei lavoratori. È arrivato il momento che l’Amministrazione comunale rispetti con fatti concreti gli impegni già da lungo tempo assunti”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Fit Cisl, che ha ringraziato l’Amministrazione comunale per aver “restituito a Rap i circa 20 milioni per i costi sostenuti nella gestione del percolato delle vecchie vasche di Bellolampo”.
“Adesso però – hanno ricordato il segretario generale Dionisio Giordano e il segretario aziendale Vincenzo Traina – si trasferiscano con urgenza le somme all’azienda e si concretizzi il percorso di messa in sicurezza della società a partire dall’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e dalla modifica della delibera di giunta del 27 ottobre. Rimane alta la nostra attenzione sull’esigenza che il Comune approvi il bilancio consuntivo 2022, concretizzi tutte le soluzioni condivise nel corso degli incontri sindacali per riequilibrare il bilancio 2023, tutto ciò per garantire la continuità aziendale e la serenità ai lavoratori”.
Anche perché senza nuove risorse non si può procedere con le assunzioni e la messa in circolazione dei nuovi mezzi, costringendo l’azienda a chiedere gli straordinari ai lavoratori, con un ulteriore aggravio dei costi: “Sia chiaro a tutti – hanno aggiunto ai due sindacalisti – che, se noi come Fit Cisl, abbiamo mantenuto l’impegno di proseguire la sottoscrizione degli accordi sindacali sul doppio turno di raccolta e sul domenicale, nonostante altre organizzazioni sindacali si siano da tempo defilate, è stato esclusivamente per sopperire alla strutturale mancanza di personale, per senso di responsabilità verso la città e nel rispetto degli impegni assunti con l’Amministrazione Lagalla. Altro che azienda ostaggio dei sindacati, come qualcuno ripete nelle stanze del Comune. Purtroppo in queste ore abbiamo acquisito notizia di un ulteriore spostamento dell’assemblea dei soci convocata per l’approvazione del bilancio consuntivo del 2022, abbiamo inoltre letto i contenuti della delibera di giunta del 27 ottobre scorso, che non vanno nella direzione del rilancio aziendale, discostandosi persino dalla nota della Srr Palermo Area Metropolitana dello scorso settembre, che indicava l’aggiornamento del Pef Tari 2024 quantomeno sotto il profilo inflazionistico”.
“Consapevoli che il nostro disimpegno dagli accordi sottoscritti avrebbe immediato effetto sul terreno della raccolta dei rifiuti in città – hanno concluso – abbiamo in questi mesi mantenuto la firma ma continuiamo a registrare il rinvio dell’approvazione del bilancio consuntivo 2022 e non vi è dubbio che da tale approvazione dipendano il presente e il futuro di azienda e lavoratori e ci risulta incomprensibile la delibera di giunta del 27 ottobre sul Pef Tari 2024. Alla scadenza degli accordi di secondo livello, se dovesse perdurare la mancata approvazione bilancio consuntivo della Rap 2022, noi non saremo disponibili a rinnovare gli accordi sul doppio turno e sul domenicale, per buona pace di chi pensa che tutelare gli interessi dei lavoratori sia l’equivalente del tenere in ostaggio qualcuno”.