La settima vasca e la risagomatura della sesta consentiranno di conferire ancora per qualche tempo. Ma in tutto il mondo il tempo delle discariche sembra essere ormai finito
PALERMO – La Regione Siciliana ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il bando di gara per la realizzazione della settima vasca della discarica di Bellolampo. Una buona notizia per un capoluogo in perenne emergenza rifiuti: la settima vasca dovrebbe regalare una certa autonomia e mettere fine ai viaggi dell’immondizia verso gli altri impianti dell’Isola o addirittura fuori dalla Sicilia.
Nelle prossime settimane la Regione dovrebbe approvare un secondo progetto, quello per la risagomatura della sesta vasca, che dovrebbe consentire di guadagnare altre 140 mila tonnellate, sufficienti a garantire un’autonomia di sei mesi sperando che nel 2021 la settima vasca possa essere già pronta. L’importo a base d’asta è di 24 milioni e 658 mila euro Iva esclusa, finanziati dal governo Musumeci con Fondi Fsc 2014/2020.
“La procedura – si legge in una nota della Regione – verrà gestita interamente in modalità telematica dall’Ufficio regionale espletamento gare d’appalto, sezione territoriale di Palermo. Le istanze andranno presentate entro le 13 dell’8 febbraio 2021. Il progetto, redatto da Rap, valutato dall’organismo esterno e approvato dalla struttura commissariale, prevede in particolare la realizzazione di una vasca in materiali sciolti e impermeabilizzata da destinare a discarica per rifiuti non pericolosi nella piattaforma impiantistica di Bellolampo, a Palermo, completa di opere per la raccolta e il trasferimento del percolato”.
“L’iniziativa – prosegue la nota – rientra tra i progetti dell’Ordinanza di protezione civile emanata il 29 marzo 2019 per favorire e regolare il subentro della Regione Siciliana nelle iniziative finalizzate a consentire il superamento della situazione di criticità determinatasi nel territorio della Regione Siciliana nel settore dei rifiuti urbani. Ad aggiudicare la gara è la struttura di supporto del commissario delegato presso il dipartimento Acqua e rifiuti della Regione”.
Soddisfatti, naturalmente, i dirigenti della Rap. “Finalmente – ha detto il presidente Giuseppe Norata – dopo quasi 34 mesi è stata pubblicata la gara per la realizzazione della settima vasca di Bellolampo da parte della Regione Siciliana. Questo è il frutto anche dell’attività di pungolo svolta negli ultimi mesi dalla Rap poiché, senza l’attività progettuale della società e senza la nostra azione di stimolo, non si sarebbe venuto a determinare questo risultato. La Rap vigilerà affinché non si accumulino ulteriori ritardi ingiustificati poiché la mancata realizzazione della settima vasca ha determinato notevoli costi straordinari, che non possono essere certamente attribuiti solo ai cittadini palermitani, e situazioni emergenziali nella piattaforma di Bellolampo noti ormai a tutti”.
Il riferimento di Norata è in particolare ai viaggi dell’immondizia: poche settimane fa la società di piazzetta Cairoli ha pubblicato un avviso esplorativo per trovare una ditta che trasporti i rifiuti del capoluogo addirittura fuori dalla Sicilia, in Italia o all’estero. Una sorta di indagine di mercato “non vincolante”: l’avviso non implica automaticamente l’aggiudicazione del servizio e la Rap, visti i costi che implicherebbe, lo considera l’extrema ratio cui fare ricorso solo in mancanza di alternative.
“Da parte nostra – ha aggiunto il direttore generale Roberto Li Causi – l’azione di razionalizzazione dei costi è già in atto da molti mesi e in Rap stiamo, in via autonoma, attivando percorsi, di concerto con l’amministrazione comunale di Palermo, per recuperare i finanziamenti necessari per gli investimenti impiantistici utili per incrementare le percentuali di raccolta differenziata nella città di Palermo”.
Una brutta notizia arriva invece proprio sul fronte della differenziata: i progetti presentati alla Regione per realizzare altri cinque Centri comunali di raccolta a Palermo sono risultati idonei e ammessi alla graduatoria pubblicata dalla Regione ma non finanziabili. “Spiace ancora una volta – ha attaccato Li Causi – constatare che la Regione è poco incline ad aiutare nel percorso di incremento della raccolta differenziata i Comuni e, soprattutto, la città di Palermo. Infatti la Regione, pur valutando con un alto punteggio e quindi ammissibili i progetti dei Ccr presentati dalla Rap e dal Comune di Palermo, non ha proceduto al relativo finanziamento. Speriamo che nei prossimi giorni la Regione si ravveda e proceda al finanziamento dei cinque Ccr che sono indispensabili per l’incremento delle percentuali della raccolta differenziata e per la diminuzione dei costi gestionali di Rap”.
“La Rap sta già facendo la sua parte – ha continuato il direttore generale – e i dati degli ultimi giorni, con riferimento alle zone della città in cui si svolge il porta a porta, Pap 1 e Pap 2, sono assolutamente confortanti poiché sono state registrate percentuali di raccolta differenziata superiori al 67%, quindi ben al di sopra della media regionale”.