Palermo, blitz antimafia a Brancaccio: scattano 9 arresti, I NOMI

Palermo, blitz antimafia a Brancaccio: scattano 9 arresti, I NOMI

Daniele D'Alessandro

Palermo, blitz antimafia a Brancaccio: scattano 9 arresti, I NOMI

Redazione  |
domenica 03 Marzo 2024

Dall'associazione a delinquere di stampo mafioso, sino all'estorsione e al traffico di stupefacenti: importante operazione all'alba

Un maxi blitz alle prime luci dell’alba quello realizzato stamattina al quartiere di Brancaccio, a Palermo. Eseguiti otto arresti dalla polizia di Stato coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati, raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi.

Blitz al quartiere Brancaccio: i reati contestati

La Squadra Mobile e lo SCO, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, hanno arrestato 8 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi. L’inchiesta riguardale famiglie mafiose del mandamento palermitano di Brancaccio, Roccella-Guarnaschelli e Corso dei Mille e svela i nuovi assetti organizzativi dei clan. Oltre a individuare i referenti del mandamento, i quali avrebbero assunto la gestione delle principali attività illecite dopo gli arresti dei vecchi boss, l’indagine ha appurato diversi casi di estorsione ad attività commerciali della zona, strette dalla morsa mafiosa che controllava dagli hotel, alle officine meccaniche, al venditore ambulante dello street food.

I clan gestivano le piazze di spaccio

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i clan gestivano le piazze di spaccio, soprattutto nel quartiere Sperone, dove la mafia controllava i canali di approvvigionamento dello stupefacente e riscuoteva il pizzo sulla vendita della droga.

I clan mafiosi palermitani controllavano anche le scommesse clandestine on line. Ed è in questo contesto che è maturato l’omicidio del boss dello Sperone Giancarlo Romano, ucciso per questioni relative al pizzo sulle scommesse online la settimana scorsa. Romano era coinvolto
nell’inchiesta che oggi ha portato agli arresti: gli inquirenti ne avevano accertato il ruolo all’interno del clan. I suoi assassini sono sono stati fermati poco dopo il delitto e sono detenuti.

I nomi degli arrestati

Di seguito i nomi degli arrestati. La custodia cautelare in carcere è stata disposta per:

-Alessio Salvo Caruso, 28 anni, ricoverato in ospedale e gravemente ferito durante l’agguato di lunedì scorso

-Giuseppe Arduino, 54 anni

-Giuseppe Chiarello, 48 anni

-Damiano Corrao, alias “kiss kiss”, 62 anni

-Francesco Farina, 70 anni

-Sebastiano Giordano, 63 anni

-Antonio Mazzè, 57 anni

-Settimo Turturella, 53 anni

-Vincenzo Vella, 58 anni

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