Confcommercio Palermo finanzierà una borsa di studio per consentire ad un giovane di continuare gli studi per tutta la durata della scuola superiore, cioè di cinque anni.
“Vivere per sognare” è l’ambizioso progetto a cui ha aderito Confcommercio Palermo, che prevede l’attribuzione e il sostegno di alcune borse di studio assegnate ai giovani meno abbienti. Le borse previste per l’anno scolastico che inizierà a settembre, quindi il 2023/2024, sono dieci.
L’iniziativa è rivolta a chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado – la scuola media – e deve affrontare il percorso quinquennale previsto alla scuola superiore. La borsa di studio spetterà non solo a giovani che non hanno grandi vantaggi economici familiari, ma ovviamente ne devono essere meritevoli.
Il progetto nasce grazie all’associazione “Giovani 2017 3P onlus”, diretta da Gemma Ocello insieme alla parrocchia San Paolo Apostolo di padre Antonio Garau situata nel quartiere Borgonuovo di Palermo.
“Vivere per sognare”, la presentazione di ieri
Ieri sera è stata presentata l’iniziativa, alla presentazione ha preso parte anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. In occasione di questo incontro, i ragazzi ritenuti meritevoli della borsa hanno incontrato gli attori coinvolti in questo progetto.
Ad aver preso la parola è stato proprio il sacerdote della parrocchia San Paolo Apostolo: “Senza questo aiuto nessuno dei ragazzi avrebbe potuto soddisfare la propria voglia di proseguire il percorso scolastico. Tutti siamo convinti che la cultura e l’impegno di una buona cittadinanza attiva siano gli strumenti chiave della lotta alla mentalità mafiosa”.
“Per molti la scuola è l’unica alternativa possibile per riuscire a sconfiggere la mafia. Formare i giovani a vivere le proprie scelte e realizzare i propri sogni senza andare a chiedere aiuto a questo o a quel malavitoso è il compito principale della scuola”.
Confcommercio Palermo, le parole della presidente
Dunque, quest’anno ad aver aderito al progetto “Vivere per sognare” vi è pure Confcommercio Palermo, che sosterrà il costo di una delle dieci borse di studio previste per il prossimo anno scolastico.
A seguito dell’adesione, la presidente di Confcommercio ha dichiarato: “Un contributo di forte valenza, soprattutto simbolica, per sostenere non solo economicamente un progetto di elevato valore morale” dice Patrizia Di Dio.
“Per una società che invecchia e si impoverisce per il calo demografico e per la fuga dei giovani più preparati che cercano fuori dalla Sicilia prospettive di lavoro, trattenere i giovani di “buona volontà” ma in difficoltà, significa anche trattenere risorse per il nostro futuro sociale ed economico”.
Palermo, gli aiuti del progetto e non finisce qui
L’anno scorso ad aver favorito delle borse di studio previste dall’iniziativa in questione sono stati in tre, i ragazzi frequentavano tutti la scuola Raciti presso il quartiere Borgonuovo. Tra l’altro, questa nuova edizione coincide con un anniversario molto importante, ossia i trent’anni dall’assassinio di don Pino Puglisi. Quindi un messaggio potentissimo, non a caso l’ampliamento del numero di borse, come visto sopra.
Infine, durante la cerimonia di ieri per Confcommercio Palermo è intervenuto pure Fabio Gioia, anche in qualità di presidente Asc, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e che aderisce a Confcommercio, il quale ha fornito alla parrocchia del quartiere materiale e abbigliamento sportivo. Quindi unendo educazione, studio e sport.
Infatti, lo stesso Gioia, vicepresidente vicario di Confcommercio, ha detto: “Abbiamo accettato con emozione l’idea di poter garantire a un ragazzo volenteroso di avere l’opportunità di formarsi culturalmente, creando per loro stessi e per l’intera società civile le doverose prospettive di formazione e successivamente di occupazione, la miglior risposta possibile per allontanarli da realtà deviate o criminali. L’augurio è che un numero sempre maggiore di persone e associazioni aderisca in futuro a questa iniziativa”.
Alla cerimonia di presentazione era presente anche Dario Scalia di Confcommercio Giovani: Ci è subito piaciuta l’idea di non abbandonare i giovani alle tentazioni di quartieri dove i troppi disagi sociali favoriscono il proliferare della criminalità – ha aggiunto -. Bisogna incoraggiare e sostenere le legittime aspirazioni di chi è ben disposto a fare sacrifici per raggiungere mete importanti”.