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Palermo, il Cga sospende il progetto sull’ampliamento del cimitero dei Rotoli

Palermo, il Cga sospende il progetto sull’ampliamento del cimitero dei Rotoli
Cimitero dei Rotoli a Palermo- Imagoeconomica

Il progetto, impugnato dal Comitato Civico del quartiere Vergine Marina, prevedeva la realizzazione in un’area confiscata alla mafia, di un parcheggio cimiteriale, di un’isola ecologica per lo smaltimenti dei rifiuti cimiteriali e di una cella frigorifera per le salme

Il progetto di ampliamento del cimitero dei Rotoli è stato sospeso dal Consiglio di Giustizia amministrativa che ha espresso parere favorevole all’accoglimento dell’istanza del comitato civico del quartiere Vergine Maria.

Il progetto, approvato dal sindaco di Palermo nella qualità ci commissario per l’emergenza cimiteriale consiste nella realizzazione, in un’area confiscata alla mafia, di un parcheggio cimiteriale, nella realizzazione di un’isola ecologica per lo smaltimento dei rifiuti del campo santo e di una cella frigorifera per il contenimento delle salme.

Tale progetto è stato impugnato, dal comitato civico del quartiere dove si trova il cimitero e la relativa area di ampliamento, davanti al presidente della Regione. Tante le contestazioni: dall’”eccesso di potere del Commissario per l’emergenza cimiteriale” alla “Tardività dei provvedimenti che permettevano un appalto da un 1,5 milioni di euro”.

Il Cga sospende il progetto sull’ampliamento del cimitero dei Rotoli

Il Cga, rende noto il comitato civico di Vergine Maria, ha ritenuto in questa fase, sia pure cautelare, fondati i motivi del ricorso patrocinato dall’avvocato Nadia Spallitta, con il quale si contestava tra l’altro: “l’eccesso di potere in cui era incorso il Commissario per l’emergenza cimiteriale, i cui poteri derogatori dovevano essere finalizzati al reperimento di spazi per le sepolture, ed illogicità degli interventi approvati, inidonei a perseguire le finalità della legge; la tardività dei provvedimenti con i quali si consentiva un appalto di 1.500.000 euro (per realizzare il parcheggio e gli altri impianti), in deroga alla disciplina della gara pubblica, ad emergenza cimiteriale già cessata e quando i poteri commissariali erano già scaduti”.

Tra le contestazioni anche: “la violazione di norme igienico sanitarie in quanto gli impianti cimiteriali sarebbero stati realizzati disattendendo i limiti inderogabili di distanza dagli abitati, con rischio di danni alla salute dei residenti; la violazione della disciplina urbanistica in quanto il progetto in variante non era stato approvato dal Consiglio Comunale ed era sprovvisto della Valutazione Ambientale Strategica, con ulteriore violazione delle norme sulla partecipazione obbligatoria dei cittadini; la violazione degli standard urbanistici essendo il quartiere sprovvisto di servizi alla collettività (aree di verde impianti sportivi etc); la violazione della L.R. 3/2024 che aveva stanziato 300 mila euro per la realizzazione di campi sportivi necessari per il quartiere”.

I residenti chiedono che l’area venga utilizzata per attività collettive

In particolare da anni i residenti, supportati dalla Cgil e da diversi esponenti dell’opposizione in consiglio comunale e in assemblea regionale, chiedono con forza che l’area in questione venga utilizzata per finalità collettive, per dare ai bambini ed ai più giovani, che al momento giocano pericolosamente per strada, uno spazio sportivo ed un polmone di verde, per consentire servizi pubblici essenziali anche per fare sentire la presenza attiva delle istituzioni.

La presidente del comitato civico: “Risultato importante”

“Riteniamo importante questo risultato, seppur ancora parziale – sottolinea la presidente del comitato civico Gisella Taormina – perché siamo convinti che a questa città servano più spazi di inclusione e socialità che parcheggi, con la realizzazione di servizi alla collettività, che dimostrino l’effettivo interesse della Pubblica amministrazione per le numerose parti del territorio storicamente trascurate, garantendo così presidi territoriali di legalità anche attraverso la semplice realizzazione di attrezzature sportive ed impianti pubblici, soprattutto alla luce della escalation di fatti gravi di violenza registrati negli ultimi mesi” .

“Ci aspettiamo interventi tempestivi e che il progetto sia ritirato”

E prosegue: “Ora ci aspettiamo che il sindaco e la sua amministrazione, oltre a partecipare alle fiaccolate, siano consequenziali, che intervengano tempestivamente, ritirando un progetto costoso, inutile e di nessun vantaggio (se non per chi lo volesse realizzare) ed anzi dannoso, che la collettività locale non vuole. Ci aspettiamo che il denaro pubblico venga speso più adeguatamente con interventi mirati che riconoscano il diritto di cittadinanza e di parità di trattamento, che diano una speranza, che consentano ai più giovani di sognare. Una semplice struttura pubblica – conclude – dove giocare, allenarsi, sviluppare in modo sano la propria personalità, magari scoprirsi talentuosi, avere altri modelli ed una chance di potere scegliere”.