Inizia ufficialmente l'era City Group a Palermo. Domani la conferenza stampa del nuovo assetto societario del club rosanero. Scopriamo insieme chi sono i nuovi proprietari della società siciliana
L’attesa fumata bianca è finalmente arrivata. Con l’accordo stipulato a Milano nella mattinata del 1° luglio tra la dirigenza rosanero e i rappresentanti di City Football Group, il Palermo è entrato di fatto nella galassia della holding dello sceicco Mansour.
Una svolta storica per la società siciliana, da poche settimane promossa in Serie B dopo tre anni di purgatorio segnati dal fallimento del vecchio U.S. Città di Palermo, dall’esclusione dal campionato cadetto 2018/2019 e la ripartenza dalla Serie D.
Palermo-City Group, le cifre dell’accordo
Il patto prevede l’acquisizione dell’80% delle azioni del Palermo FC da parte del gruppo britannico, con il restante 20% che continuerà a essere posseduto dall’attuale presidente Dario Mirri.
Il patron dei rosa, inoltre, continuerà a ricoprire la carica di vertice del club. Il costo complessivo dell’operazione è di 13 milioni di euro più bonus.
Lunedì 4 luglio la conferenza stampa di presentazione
Il closing non è ancora stato ufficialmente comunicato, ma verrà annunciato in via definitiva in occasione della conferenza stampa fissata per le ore 11 di domani, lunedì 4 luglio allo stadio “Renzo Barbera”, nel corso della quale verrà illustrato il “nuovo assetto societario del club”.
All’incontro con i cronisti parteciperanno anche i dirigenti di City Group.
City Group, chi sono i nuovi proprietari del Palermo?
Ma chi sono i nuovi proprietari del Palermo? La holding che ha assorbito la maggior parte delle quote del Palermo è stata fondata nel 2013 e appartiene Abu Dhabi United Group (ADUG) per il 77%, a China Media Capital (CMC) per il 13% e a Silver Lake per il 10%.
Fino al 2016 City Group è stata al 100% proprietà di Abu Dhabi United Group (Adug) appartenente allo sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan.
I club controllati da City Group
La holding controlla già dieci club sparsi per il mondo. Il più noto tra questi è certamente il Manchester City allenato da Pep Guardiola e divenuto campione d’Inghilterra al termine dell’ultima Premier League.
Le altre squadre sono New York City FC (Stati Uniti), Melbourne City (Australia), Yokohama Marinos (Giappone), Montevideo City Torque (Uruguay), Girona (Spagna, Sichuan Jiuniu (Cina), Mumbai City (India), Lommel (Belgio) e Troyes (Francia).
Esistono inoltre rapporti di partnership con il Club Bolivar (Bolivia) e il Vannes (Francia). Il Palermo è quindi l’undicesima società – la prima italiana – che va ad aggiungersi a questa nutrita compagine.
Ferrano Soriano, il “genio” di casa City
Demiurgo di questa rete globale è Ferran Soriano, 55 anni, uomo d’affari catalano e amministratore delegato del Manchester City. La strategia che Soriano ha applicato in questi anni è sempre la stessa e ha rivoluzionato l’idea stessa di gestione del club acquisiti.
Il progetto per riportare il Palermo tra i grandi
La crescita dei giovani e il progresso del loro talento per prepararli a un futuro approdo alla “casa madre” Manchester City, la vocazione a un calcio spettacolare e offensivo (così come concepito da Guardiola), le numerose sponsorizzazioni internazionali e lo sviluppo del franchising sono alcune delle colonne del progetto City che vengono replicate in ogni club.
Anche gli stessi club hanno conosciuto dei benefici sotto l’egida degli Emirati Arabi, conquistando trofei e promozioni sul campo.
Facile pensare, quindi, che il modello verrà applicato già a partire dai prossimi mesi anche ai piedi di monte Pellegrino. I tifosi rosanero sono già in fibrillazione.
