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Concorso forestali sospeso, per il Tar è legittimo: i 46 vincitori saranno assunti

Concorso forestali sospeso, per il Tar è legittimo: i 46 vincitori saranno assunti
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Tra i vincitori del concorso che saranno assunti, chiaramente sarà compreso Alessio Maria Salerno, il figlio dell’ex dirigente Giovanni Salerno

Arrivata la decisione del Tar per quanto riguarda il concorso forestali che era stato in precedenza sospeso dopo l’inchiesta scattata dalla Corte dei Conti. Secondo quando deciso, il concorso è risultato essere legittimo e, dunque, i 46 vincitori saranno regolarmente assunti.

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Tra i vincitori del concorso che saranno assunti, chiaramente sarà compreso Alessio Maria Salerno, il figlio dell’ex dirigente Giovanni Salerno. Da questa vicenda, il risparmio della Regione Siciliana è di circa 800.000 euro, ovvero il costo del concorso.

Concorso forestali, cosa era successo prima della sospensione

Il concorso per i forestali, negli scorsi mesi era finito nel mirino delle autorità dopo l’inchiesta del QdS – con la procura della Corte dei Conti in primo piano – scaturita dal fatto che la graduatoria era circolata online prima dell’effettiva ufficialità. Inoltre, l’unico a rispondere in maniera corretta a tutte le domande fu proprio Salerno, il figlio dell’ex dirigente. Il candidato, ottenne il massimo del punteggio, ovvero 30.

Presentato da alcuni candidati che avevano superato il concorso, i ricorrenti avevano chiesto di annullare i provvedimenti emessi, quindi la conseguente sospensione. Adesso però, è arrivata la decisione del Tar di Palermo: il concorso è legittimo, quindi tutti i 46 vincitori saranno assunti.

La nota sulla vicenda

Di seguito, la nota rilasciata dai giudici che si sono occupati del caso. “Il rapporto di parentela in linea retta intercorrente tra il dirigente generale pro tempore del Comando del Corpo Forestale e uno dei partecipanti alla procedura concorsuale rientrava certamente in una delle ragioni di conflitto di interess. Non di meno – prosegue la nota del giudice – a parere del collegio, la mancata astensione del soggetto designante non era tale né da invalidare la nomina della commissione nel suo complesso né da viziare gli atti della procedura concorsuale. Il dirigente generale del comando del corpo forestale non faceva parte della Commissione esaminatrice, essendosi limitato a redigere l’atto di investitura del presidente della commissione, né ha contribuito in alcun modo alla valutazione dei titoli dei candidati ed all’attribuzione dei punteggi”.

“La prova scritta, consistente nella somministrazione di quiz a risposta multipla, predisposti dal Formez, estratti a sorte e corretti attraverso sistemi informatici con modalità tali da assicurare l’anonimato dei candidati, si è svolta in maniera regolare, nonostante il vizio della designazione del presidente della commissione, non essendo emerse anomalie nel processo di correzione degli elaborati né tentativi di condizionamento dall’esterno da parte del soggetto designante, tra l’altro attualmente non più in servizio al Comando del Corpo forestale – conclude -per sopraggiunti limiti di età”.