Covisian-Almaviva, proteste per chiedere nuovi confronti - QdS

Covisian-Almaviva, proteste per chiedere nuovi confronti

redazione

Covisian-Almaviva, proteste per chiedere nuovi confronti

sabato 23 Aprile 2022

Anche nella giornata di ieri i lavoratori sono scesi in piazza contro gli annunciati licenziamenti. Dalla politica e dalle forze sindacali gli appelli per un intervento del Governo nazionale

PALERMO – Nella giornata di ieri i lavoratori Almaviva e Covisian sono tornati in piazza per chiedere un intervento del Governo nazionale dopo i licenziamenti annunciati che interessano anche il capoluogo siciliano. Il corteo, dopo il concentramento a piazza Croci, ha sfilato lungo via Libertà cercando di attirare nuovamente l’attenzione della politica a tutti i livelli e spingere le aziende coinvolte a prendere decisioni diverse per il futuro dei lavoratori.

Alla manifestazione di ieri ha preso parte anche l’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Orlando, per dimostrare la vicinanza del Comune alle famiglie coinvolte nella vicenda. “L’Amministrazione comunale – hanno detto il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore comunale al Lavorio, Giovanna Marano – esprime piena solidarietà agli oltre cinquecento lavoratori e lavoratrici a rischio licenziamento e ferma critica nei confronti del comportamento di Covisian e di Ita, quest’ultima azienda committente interamente partecipata dello Stato che ha disertato senza alcun preavviso il confronto indetto due giorni fa dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. E non ha garantito il rispetto degli accordi siglati lo scorso ottobre in sede ministeriale che avevano ad oggetto la commessa affidata a Covisian”.

Per il primo cittadino si tratta di “una situazione paradossale, anche in considerazione del fatto che Covisian ha unilateralmente preteso di stracciare l’accordo senza neanche attivare un confronto e un monitoraggio sull’andamento del contratto, tra l’altro previsto dallo stesso accordo”.

Orlando, rivolgendosi agli operatori, ha confermato “apprezzamento e condivisione alla protesta tanto forte quanto civile” e ha ribadito l’invito rivolto al ministro Orlando e all’intero Governo “perché creino le condizioni di doveroso rispetto dei diritti dei lavoratori e dello stesso ruolo istituzionale del governo, l’uno e l’altro mortificati da Covisian e da Ita”.

Presenti al corteo anche i rappresentanti della Cgil, che in una nota hanno chiesto ancora una volta “al Governo e al presidente del Consiglio, Mario Draghi, un intervento immediato e risolutivi nei confronti di Ita, società al cento per cento di proprietà dello Stato, alla quale è stato consentito di avviare una gara al massimo ribasso che elude le leggi italiane”. La richiesta è la ripresa immediata del tavolo ministeriale sospeso il 20 aprile per la diserzione di Ita.

Una vicenda che sta a cuore a molti, quella degli ex lavoratori Almaviva, capace di riavvicinare anche maggioranza e opposizione in Comune, come dimostrano le dichiarazioni di Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Prima l’Italia. “Per tanti – ha scritto in un post pubblicato su Facebook – 543 è solo un freddo numero, ma non per le famiglie dei lavoratori Almaviva e Covisian. Al danno si aggiunge anche la beffa, perché il lavoro c’è ma è stato tolto senza un motivo”.

“Una storia – ha aggiunto Figuccia – quella dei call center in Sicilia e a Palermo che sembrava nascere per creare nuove opportunità di lavoro per i giovani di quegli anni e che invece ha creato troppe illusioni. Un appello alla politica nazionale perché non si perdano professionalità nella nostra già martoriata terra”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017