Semaforo verde al Consiglio comunale di Palermo alla delibera sui fondi ex Gescal. L'Aula approva la ratifica dell'accordo.
Semaforo verde al Consiglio comunale di Palermo alla delibera sui fondi ex Gescal. Nell’ultimo giorno utile per il via libera all’atto l’Aula approva la ratifica dell’accordo tra la Regione siciliana e il Comune che permetterà di sbloccare venti interventi per un importo di circa 60 milioni di euro nei quartieri Zen, Borgo Nuovo e Sperone. “L’approvazione dell’accordo di programma relativo ai programmi di recupero urbano rappresenta un momento storico per la nostra città – dice Domenico Bonanno, capogruppo della Democrazia Cristiana al Consiglio comunale -. Grazie all’intesa trovata con la Regione siciliana, finalmente vedranno la luce interventi fondamentali per tre aree della città, il cui rilancio rappresenta un obiettivo strategico per questo Consiglio e per questa Amministrazione, dopo troppi anni di ritardi e false promesse”.
“Orgogliosi di aver contribuito”
“Siamo felici e orgogliosi di aver contribuito come forza politica all’approvazione dell’ennesimo atto di buon governo che accende i riflettori su tre quartieri importanti della città per troppo tempo considerati di serie b”, conclude Bonanno.
“Oggi nell’ultimo giorno utile per non perdere i fondi ex Gescal per la riqualificazione delle periferie – dicono i consiglieri del Movimento 5 Stelle della II Circoscrizione, Pasquale Tusa e Emanuela Lo Nardo -, una maggioranza sfilacciata ha rischiato fino all’ultimo di far saltare la ratifica dell’accordo con la Regione perdendo gli importanti finanziamenti che i cittadini aspettano da tanti anni. Poi alla fine si sono ricompattati e votato l’atto. Nell’ambito Sperone sono stati eliminati due progetti inerenti alla riqualificazione urbana, già previsti nel precedente accordo di programma approvato con decreto del presidente della Regione dell’11 gennaio 2021. Si tratta della realizzazione di un giardino a piazza Achille Grandi e la sistemazione di vicolo Benfratelli. Spero che l’Amministrazione prenda l’impegno, comunque, di reinserire i progetti trovando altre forme di finanziamento”.