Palermo, inclusione sociale, uno strumento a tutela della dignità - QdS

Palermo, inclusione sociale, uno strumento a tutela della dignità

redazione

Palermo, inclusione sociale, uno strumento a tutela della dignità

Roberto Greco  |
martedì 18 Giugno 2024

Si è svolto nei giorni scorsi il convegno sul contrasto alle forme estreme di indigenza. Tanti temi in esame, dal microcredito alla “turistificazione” che rischia di incrementare la povertà abitativa

PALERMO – Da maggio 2023 a oggi sono 2618 i beneficiari degli interventi dell’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa di Palermo. Di questi il 43,7% ha tra i 25 e i 54 anni, il 35% meno di 25 anni e il 21,4% supera i 54 anni. Il 56,4% dei beneficiari è di genere femminile. In totale si tratta di 504 nuclei familiari presi in carico dal servizio, di cui 211 solo in questa prima parte del 2024, per un totale di 1.393.225,99 euro di contributi erogati, di cui 231.588,97 nel 2024.

Sono questi i numeri che rappresentano la fotografia degli interventi sul territorio dell’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa del Comune di Palermo (servizio attivo nella Città Metropolitana e nei comuni di cintura su cui opera, Villabate, Monreale, Ficarazzi, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Santa Cristina Gela e Piana degli Albanesi) finanziata dai fondi Poc di riparto Metro Città Metropolitana di Palermo.

Forme di sostegno per le persone con disagio abitativo

L’Agenzia mette in campo forme di sostegno per le persone che si trovano in condizioni di disagio abitativo, e ha tenuto il suo convegno annuale nei giorni scorsi, presso il cinema De Seta ai Cantieri Culturali La Zisa di Palermo. Quest’appuntamento, dedicato agli addetti ai lavori e ai professionisti del sociale, ha raccolto le voci più autorevoli sul tema del mondo istituzionale, accademico e del Terzo settore, e ha riunito nel capoluogo siciliano player prestigiosi per un confronto e una condivisione dei risultati raggiunti e delle direzioni verso cui orientare gli sforzi futuri.

La giornata si è articolata in diverse sessioni tematiche e si è aperta con i saluti e gli interventi istituzionali e, dopo l’introduzione dei lavori di Simone Lucido, responsabile della formazione e valutazione per l’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa, si sono alternati esperti e rappresentanti del mondo dell’housing, dell’assistenza sociale, delle Politiche sociali e del sindacato.

Criticità e prospettive dell’inclusione sociale a Palermo

Si sono affrontati il tema delle criticità e delle prospettive dell’inclusione sociale a Palermo, con gli interventi, tra gli altri, di Giovanni Paternostro e Francesca Pruiti Ciarello, rispettivamente direttore esecutivo e coordinatrice dell’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa.

“L’inclusione – ha detto nel suo intervento Giuseppe Ciulla, presidente dell’Ordine degli assistenti sociali della Sicilia – non è solo un beneficio ma la promozione di individui che sono in difficoltà. Rappresenta, inoltre, una grande opportunità, quella di restituire dignità alla persona anche nel contesto abitativo”.

Giovanni Nicola Pes, vice-segretario generale dell’Ente nazionale microcredito, ha affrontato le tematiche relative all’importanza del microcredito, uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione.

Fabio Feliciello, responsabile del coordinamento dei Servizi Sociali, ha affrontato i temi relativi alla gestione dell’Adi, l’Assegno di inclusione, la misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale dedicata alle famiglie in condizioni di fragilità che prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione e di accompagnamento al lavoro, soffermandosi sulle modifiche introdotte dalla legge Cartabia relative alla tutela dei minori e alla tematica della dispersione scolastica anche alla luce del recente dl Caivano.

Il direttore Paternostro ha fatto il punto sul regolamento del Comune di Palermo e ha illustrato i compiti dell’Agenzia, analizzando criticità e prospettive. Un intervento corroborato da quello della dottoressa Francesca Pruiti Ciarello che ha fornito un quadro generale dei risultati ottenuti e delle nuove prospettive evolutive specificando che L’Agenzia per l’inclusione sociale e abitativa di Palermo interviene in favore delle persone in condizioni di disagio abitativo, attraverso l’attivazione di percorsi di sostegno sociale associati alla mediazione linguistico-culturale, al supporto educativo e psicologico e, in molti casi, anche all’erogazione di contributi economici per sostenere la famiglia nel mantenimento dell’alloggio o nell’avvio della propria autonomia abitativa in una nuova soluzione alloggiativa”.

Uscire dal concetto di emergenza abitativa

Dai relatori, anche se in modo diverso, è emersa, con forza, la necessità di uscire dal concetto di emergenza abitativa per poter percorrere la strada di queste politiche, miranti non semplicemente alla soluzione di problematiche, che seppur istantanee rappresentano una situazione incancrenita, ma ad una visione globale del ruolo della città nel presente.

Su questo tema, in particolare, si sono focalizzati gli interventi di Bertram Niessen, sociologo, ricercatore, progettista e direttore scientifico di “CheFare” e del professor Luigi Corvo, economista dell’Università di Milano Bicocca che hanno illustrato i nuovi possibili strumenti per affrontare, appunto, le trasformazioni della crisi abitativa.

Unico neo, la mancanza di tutti gli attori di queste tematiche, ad esempio le associazioni come la A.Si.D.A. che si occupano della tutela di quanti sono anagraficamente irreperibili, vittime del piano casa a firma Renzi-Lupi, status che significa la cancellazione di ogni diritto fondamentale per una vita dignitosa, il non poter più rinnovare i documenti di identità, non potere più riscuotere eventuali pensioni comprese quelle di invalidità che vengono bloccate dall’Inps, non potere registrare al momento della nascita i figli che, conseguentemente, non si possono iscrivere a scuola e non possono esercitare il diritto al voto. Invisibili che non rientrano nelle statistiche.

Bertram Niessen, sociologo, intervistato dal QdS

A margine, Bertram Niessen, intervistato dal QdS, ha affrontato il tema della “turistificazione” e dello spropositato aumento delle strutture ricettive del comparto extra-alberghiero. “Non si tratta di un rischio ma di un dato di fatto – ha dichiarato Niessen – stiamo assistendo, in tutte le città europee, al fatto che l’affitto breve toglie case al mercato immobiliare. Se non regolamentato, questo fenomeno automaticamente produrrà una maggiore povertà abitativa. Esempio illuminante arriva da Barcellona, che ha istituito un fondo che persegue gli affitti illegali su Airbnb il cui costo è compensato dalle multe. Il fenomeno è particolarmente preoccupante perché il suo sviluppo è logaritmico e, quindi, va affrontato sul nascere”.

In chiusura dei lavori del convegno, gli interventi dell’assessore all’Urbanistica e pianificazione strategica territoriale Maurizio Carta, l’assessora alle Attività sociali e socio-sanitarie Rosalia Pennino e del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

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