Istituita la quarta zona rossa a Palermo. Questa la decisione del comitato per l’ordine e la sicurezza che è stato convocato in Prefettura dopo il ferimento di Valentina Peonio, giovane donna di 33 anni nella notte tra sabato e domenica a piazza Nascè, in pieno centro cittadino.
La quarta zona rossa
E così nell’area di piazza Sturzo, via Turati, piazza Nascé e via Isidoro La Lumia sarà rafforzata la vigilanza. Controlli di polizia più serrati in questa area che si unisce alle altre tre decise dopo l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane ucciso davanti al pub gestito dalla famiglia, lo scorso ottobre.
Nella stessa zona, a pochi passi da piazza Nascè, il 9 dicembre 2023, un giovane, Marco Cucina, esplose diversi colpi di pistola in aria davanti un locale tra via Isidoro La Lumia e via Quintino Sella, a pochi passi da dove si è consumato il ferimento della ragazza. E a due anni esatti di distanza, in una discoteca a poche decine di metri dall’episodio di sabato notte, fu ucciso l’ex calciatore ventiduenne Rosolino Celesia. L’assassino era un minorenne.
Stazionarie le condizioni della donna ferita
Rimangono stazionarie le condizioni della donna ferita da un colpo di fucile da caccia. La giovane è ricoverata nel reparto del Trauma Center a Villa Sofia, ha 30 pallini in corpo. Gli agenti della squadra mobile indagano per identificare chi ha sparato. Alcuni testimoni hanno raccontato che a fare fuoco sarebbe stato un giovane che si trovava vicino a una Smart insieme a una ragazza.
Il colpo, poi le scuse e la fuga
Il responsabile sarebbe poi sceso dall’automobile, avvicinandosi alla vittima chiedendole scusa prima di mettersi in fuga. La famiglia sta provando a contattarlo per convincerlo a costituirsi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo stava mostrando a una ragazza, forse la sua compagna, l’arma di cui era in possesso. Ma inavvertitamente sarebbe partito il colpo che ha raggiunto alla spalla la trentatreenne.
Il sindaco Lagalla: “Fatto tutto quello che era possibile fare”
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla ha parlato dei recenti casi di criminalità in città. Queste le sue parole: “Tutto quello che è possibile fare, che era possibile fare, lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Avevamo promesso che entro la fine dell’anno si sarebbe concluso il complesso processo per acquisire cento vigili urbani, ed è in fase di conclusione. Pensiamo che tra la fine dell’anno e i primissimi del nuovo anno ci possa essere il loro ingresso in servizio”.
Il primo cittadino prosegue: “Abbiamo lavorato con il ministero dell’Interno e all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per continuare a richiedere nuovi contingenti di forze dell’ordine. Abbiamo attivato, d’intesa con le forze dell’ordine e con il Prefetto, le zone rosse e mantenuto un controllo territoriale che è certamente aumentato e che ulteriormente si confermerà all’inizio del nuovo anno, con un impegno anche diretto del Comune attraverso il potenziamento della Polizia municipale”.
E aggiunge: “Per quanto riguarda l’ultimo evento (quello di piazza Nascè, ndr), credo che occorra aspettare la conclusione definitiva delle indagini. Per quanto allarmante esso sia, certamente è, oltre che bizzarro, profondamente sbagliato portare un fucile, ancorché non con proiettili ma con piombini, in una macchina di sera, nel mezzo della movida. È davvero un gesto deprecabile”.
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