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Palermo, mandato di arresto europeo per tentato omicidio: 26enne incastrato dai social

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Palermo, mandato di arresto europeo per tentato omicidio: 26enne incastrato dai social

Redazione  |
mercoledì 15 Febbraio 2023

Il monitoraggio ha permesso di rintracciarlo, nonostante le false generalità, nel reparto di Nefrologia di un ospedale

Un cittadino straniero di 26 anni, ricercato in Italia e in ambito Schengen, poiché destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Germania, per i reati di tentato omicidio in concorso e istigazione a delinquere, è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Palermo.

Pena definitiva di 9 anni e un giorno

A carico del giovane anche un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Ferrara per una pena definitiva di 9 anni e un giorno di reclusione per spaccio di stupefacenti, detenzione di armi clandestine, furto aggravato, resistenza e minacce a Pubblico ufficiale. Alla sua cattura si è giunti, nell’ambito dello scambio informativo all’interno della rete di uffici dell’European Network Fugitive Active Search Teams (Enfast), dopo la segnalazione arrivata dalla Direzione centrale della Polizia criminale – Servizio cooperazione internazionale di Polizia – Divisione Sirene, inoltrata dal collaterale ufficio tedesco.

Rintracciato nella zona del centro storico palermitano

In particolare, gli approfondimenti informatici, condotti dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni di Roma, sulle connessioni internet all’account social del ricercato, hanno permesso di localizzare il ricercato nella zona del centro storico palermitano. La prosecuzione degli accertamenti investigativi eseguiti da personale del Cosc e della sezione omicidi della Squadra Mobile di Palermo ha permesso la sua compiuta identificazione, nonostante utilizzasse documenti falsi e numerazioni telefoniche intestate ad altri connazionali. Poiché il 26enne ha bisogno di trattamenti medici di emodialisi per una grave malattia, in meno di 24 ore sono state effettuate ricerche nelle strutture sanitarie di Palermo. Il monitoraggio ha permesso di rintracciarlo, nonostante le false generalità, nel reparto di Nefrologia di un ospedale. Dopo le formalità di rito è stato condotto nel carcere Pagliarelli di Palermo.

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